giovedì 18 aprile 2013

Pasta alla gricia, illudiamoci di star leggeri!

Che giornate, che giornate!
L'avvicinarsi delle vacanze è direttamente proporzionale all'aumentare di interrogazioni, prove, corse per recuperare voti sfortunati e altre mille peripezie scolastiche.
In mezzo a tutto ciò, cerco sempre di ritagliarmi dei momenti tranquilli per cucinare, leggere o guardare qualcosa che mi piace in tv e, così, finisco per correre il triplo, aderendo a quella fascia di persone che sostengono che 24 ore siano troppe poche per una giornata (specie se per otto dormi).
Il risultato è che mi sta diventando antipatico perfino il caldo, con i jeans che ti si appiccicano alle gambe a metà mattina e con l'arietta che ti rinfresca ma ti fa anche venire il raffreddore.
Così, ogni tanto, quando mi rendo conto di stare diventando peggio di una vecchietta brontolona, mi prendo un attimo di respiro e mi metto ai fornelli, preparo una cena (anche molto veloce) e mi rilasso un momento pensando già al weekend o, ancora meglio, all'estate.
Oggi però, in onore del mio odio (momentaneo eh) per il caldo, vi propongo una ricetta che non è proprio estiva ma neanche invernale, ancora adatta per una cenetta golosa : la gricia.
Variante, se vogliamo dire, bianca dell'amatriciana, è un po' meno famosa delle due sorelle (l'amatriciana per l'appunto, e la carbonara) ma, anche questa, si sta ormai diffondendo a macchia d'olio (o dovrei dire di grasso, vista la pasta?).
Se proprio dovessimo guardare il lato dietetico, dovrebbe essere la meno pesante tra le tre ma, è anche vero, che a volte il grasso del guanciale o della pancetta viene buttato via per renderla meno pesante (ovviamente in una versione casalinga).
Questa pasta, invece, ce lo vuole eccome il grasso anche perchè è l'unico legante che c'è; poi, sta a voi decidere se eliminarne un po' o se godervi una pasta, sicuramente calorica, ma ottima.
Beh, de gustibus non disputandum est, quindi a ognuno la sua versione!



Ingredienti:
250 gr di guanciale (o di pancetta dolce)
4 etti di spaghetti spessi o bucatini
pecorino romano 5 cucchiai
acqua q.b.
sale e pepe q.b.

Per prima cosa, mettete a bollire l'acqua per la pasta. Poi prendete una padella piuttosto ampia e metteteci il guanciale tagliato a cubetti (se vi dovessero dare una parte con del pepe toglietela, darebbe giù molto sale), lasciatelo cuocere a fuoco medio per 7-8 minuti in modo che si liberi tutto il grasso.
Nel frattempo salate l'acqua e buttate la pasta, tenete da parte un po' di acqua di cottura e scolatela al dente. 
Fatela saltare in padella con il guanciale e, per legarla bene, aggiungete due mestolini d'acqua salata, aggiungete poi il pecorino e girate ancora. Pepate a vostro piacimento e servite ben calda.


Nota: la gustosità di questa pasta sta nel fatto che sia ben legata e morbida, quindi è molto importante il rapporto tra l'acqua, il guanciale e il pecorino. Perciò, quando aggiungete l'acqua fatelo sempre basandovi sulla cremosità della vostra pasta, se il guanciale avrà dato giù molto grasso ve ne basterà poca se no, un po' di più.
Inoltre, prima di mettere il pecorino, assaggiate sempre, eviterete spiacevoli incidenti di sale.


Buon appetito,
Valerie :)

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