giovedì 30 maggio 2013

Involtini alla pizzaiola: per una cena sfiziosa!

Rieccomi qua dopo qualche giorno di "pausa", sono stati tre giorni piuttosto carichi di cose da fare e non sono riuscita a trovare un secondo per scrivere qualche bella ricetta :)
Per fortuna anche i giorni peggiori passano e lasciano spazio a un po' di pace e tranquillità e si sa che quando si è più sereni le cose vengono meglio! Ovviamente questo vale anche per la cucina così ieri mi sono rimessa ai fornelli con grande entusiasmo: è incredibile quanto trovi insopportabile stare più di due giorni senza cucinare qualcosa.
Ora che l'estate sta per arrivare i progetti moltiplicano: molto più tempo per sperimentare nuove ricette senza avere l'ansia di dover fare un "piatto veloce", anche se, pensando a tutte le cose che mi piacerebbe provare, non basterà un'estate intera per farlo!
In qualsiasi caso, anche fare dei piatti buoni e gustosi che non richiedano lunghe preparazioni può essere un'abilità e questo è il caso della ricetta che ho realizzato ieri sera.
Involtini di carne alla pizzaiola: un piatto veloce ma sfiziosissimo che è finito in un baleno.


La cosa più difficile, forse, è stata fotografarlo, visto che il sugo andava dappertutto !
Effettivamente, dovrei munirmi di una macchina fotografica migliore di quella che ho, per fare davvero delle foto che rendano l'idea dei piatti e dei loro sapori :)
Per far risaltare ancora di più i colori, ho optato per dei peperoni in padella come contorno, ma anche un'insalatina andrebbe bene :)

Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di carne bovina
mozzarella 350 gr
olive nere 40 gr
passata di pomodoro 350 gr
origano un cucchiaio
aglio 1 spicchio
olio q.b.
sale e pepe q.b.

Iniziate ponendo in una padella piuttosto ampia 4 cucchiai d'olio circa e uno spicchio d'aglio in camicia.
Aggiungete poi la passata di pomodoro e fatela cuocere con un coperchio su una fiamma bassa, in modo che sobbolla appena.
Dopo circa dieci minuti /un quarto d'ora salatela e pepatela.
Prendete le mozzarelle e fatele scolare bene poi tagliatele a fettine sottili, tagliate a rondelline le olive e prendete la carne.
Battete le fettine con il palmo della mano o con un batticarne, farcitele nel mezzo con due fettine di mozzarella e un po' di olive.
Chiudete l'involtino arrotolandolo dal lato corto e fermatelo alle estremità con due stuzzicandenti.
Trasferite gli involtini nella padella con la passata, lasciateli cuocere con il coperchio per circa 20 minuti, attenzione a non cuocerli troppo o la carne diventerà dura. Poco prima di spegnere il fuoco salateli e pepateli leggermente.
Serviteli ben caldi accompagnati da dei peperoni in padella oppure da un ricco purè ;)


Ecco come apparirà l'interno, belli vero?

Buon appetito,
Valerie :))

domenica 26 maggio 2013

Una soffice merenda: la focaccia!

Buona Domenica a tutti voi :)
Fino a poche ore fa ero convinta che oggi non avrei postato niente, infatti, tra una cosa da fare e l'altra, non sono riuscita a cucinare il pranzo.
Per qualche motivo tutte le ricette già fatte e fotografate non m'ispiravano, fino a che, nel primo pomeriggio, mia sorella non mi ha chiesto di farle qualcosa da portare via.
Visto che ho da poco ricevuto  una ricetta ottima per fare la focaccia, mi sono subito messa a impastare.
Un'ottima giornata per sporcarsi le mani di olio e farina: il sole è tornato a splendere (almeno per un giorno) e mi sembrava tanto di essere nella pubblicità del Mulino Bianco.
Inoltre, l'impasto è venuto soffice e profumato e la focaccia non è durata più di mezza giornata!
Mia sorella è riuscita a salvarsene un po' davvero per un soffio!



Noi ce la siamo mangiata nature ma ,accompagnata con qualsiasi affettato o formaggio spalmabile, dev'essere stra-buona!
Tagliata a quadrotti diventa un perfetto aperitivo e, farcita con prosciutto e Philadelphia, una perfetta merenda :))
Volete sapere la ricetta? Eccola qui:

Ingrendienti:
500 gr di farina 0
un rametto di rosmarino
sale fino 15 gr + un po' per spolverare
olio 3 cucchiai e mezzo + un po' per la teglia
25 gr di lievito di birra
acqua tiepida 300 ml
zucchero mezzo cucchiaino 

Mettete in una ciotola la farina e create un piccolo buco al centro (la cosiddetta fontana).
In un bicchiere d'acqua tiepida sciogliete il sale, in un altro il lievito con lo zucchero; girate bene con un cucchiaino e aggiungeteli alla farina, mettete anche l'olio e iniziate a impastare.
Aggiungete acqua fino a che non otterrete un panetto liscio e morbido, impastate per 5/10 minuti su una spianatoia e mettete a lievitare dentro una ciotola spolverizzata di farina e coperta con un canovaccio per un'oretta nel forno caldo a 50 gradi (fatelo arrivare a temperatura e spegnetelo prima di infornare il vostro impasto).
Trascorso il tempo di lievitazione, reimpastate velocemente e stendete l'impasto su di una teglia oleata, fatelo con i polpastrelli ben bagnati d'olio.
Salate con il sale fino (o grosso se lo preferite) e aggiungete il rosmarino, coprite con un bicchiere d'acqua abbondante e lasciate lievitare ancora un quarto d'ora.
Portate il forno a 190 gradi statico e infornate per venti minuti.
Sfornate e fate raffreddare leggermente prima di servire.
E a voi, cosa piace a merenda?



Buon appetito,
Valerie :))

venerdì 24 maggio 2013

Colazione mon amour!

Oggi vorrei parlare di una parte importantissima della giornata: la colazione!
C'è chi la fa in pigiama, chi vestito di tutto punto, chi ci mette 5 minuti e chi mezz'ora; io, personalmente, adoro questo momento e, fosse per me, lo farei durare un bel po' tra caffèlatte e biscotti ma la mattinata  (che sia lavorativa o scolastica) incombe e sono costretta a sbrigarmi.
Proprio per questo adoro la Domenica, l'unico giorno in cui posso prendermela con tranquillità e condividere questo momento con tutta la famiglia.
Un'altra cosa che mi è sempre piaciuto avere nella mia colazione sono le torte: alte, soffici, leggere.
Certamente si distanziano moltissimo dai dolci da fine-pasto che, solitamente sono molto più ricchi ma queste hanno un gusto tutto loro.
Così, ieri, desiderosa di creare una di queste meraviglie soffici mi sono messa ai fornelli per fare uno dei miei "miti" : la torta zebrata.


"Mito" solo perché mi era capitato più volte di vederla su vari libri e siti ma, per un motivo o per un altro, non l'avevo mai sperimentata.
Col senno di poi, assaggiandola, ho capito che avrei dovuto farla prima! Io ho usato l'olio al posto del burro per renderla più leggera ma soprattutto, ho usato quello extravergine visto che non era una dose eccessiva.
Tutta un'altra musica rispetto a quello di semi!
Perfetta da accompagnare con un bel bicchiere di latte, soffice da accompagnare con la marmellata (o la Nutella se siete golosi), ottima per iniziare la giornata!



Ingredienti:
4 uova
250 gr di zucchero
250 ml di latte
200 ml di olio extra-vergine
1 bustina di vanillina 
due cucchiaini di livieto per dolci
300 grammi di farina 00
due cucchiai abbondanti di cacao amaro

Iniziate sbattendo le uova con lo zucchero, aiutatevi con le fruste elettriche e continuate per qualche minuto fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungete l'olio e mescolate, aggiungete il latte e mescolate nuovamente. Avrete ottenuto un impasto molto liquido.
Setacciate la farina insieme alla vanillina e il lievito e aggiungetelo in due manche. Sbattete energicamente sempre con le fruste elettriche e poi versate l'impasto in un misurino per liquidi.
Otterrete circa un litro e 200 ml di impasto, quindi dividetelo in parti uguali in due ciotole e, in una, aggiungete il cacao setacciato.
Foderate una tortiera con carta forno e iniziate ponendo al centro 3 cucchiai di impasto bianco l'uno sopra l'altro, al centro di quello bianco mettete 3 cucchiai di impasto nero e poi di nuovo di impasto bianco.
Cercate di rimanere "centrati" e di non mischiare i due colori. I due impasti, allargandosi, creeranno l'effetto zebra :)
Quando avrete finito ponete la tortiera su una teglia e, cercando di non muoverla troppo, infornate per 43/45 minuti a 170 gradi ventilato.



Come ultima cosa vorrei darvi qualche indicazione per foderare la tortiera. Visto che l'aspetto è fondamentale in questa torta potete fare in 3 modi: il primo è fidarvi e mettere semplicemente la carta forno appoggiata e aspettare che prenda la forma man mano che mettete l'impasto ma il rischio di fare dei pasticci è elevato (almeno per me!).
Il secondo modo è quello di bagnare la carta forno in modo che diventi più "modellabile". Il terzo, quello che seguo io, è lo stesso per le cheesecake o per le torte fredde: su un foglio di carta forno tracciate la circonferenza della vostra tortiera a cerchio apribile con una matita. Fate lo stesso anche per i bordi. Ritagliateli seguendo la linea della matita, fate sciogliere una noce di burro in un pentolino e spennellate la vostra tortiera, incollate i fogli di carta forno et voilà, siete pronti per una torta perfetta! 

Buon appetito,
Valerie :)

mercoledì 22 maggio 2013

Quando il pesce incontra le verdure...

Eccomi di nuovo qua, a scrivere un po' di fretta, ancora vestita dopo una mattina di scuola (non che io di solito giri nuda ma trovo terribile stare in casa in jeans!!), ma comunque pronta per proporvi qualcosa di nuovo.
In realtà, la ricetta sarebbe dovuta arrivare ieri ma, dopo un pomeriggio passato sul primo Reich tedesco non  avevo più forza sufficiente, così ho preferito guardarmi le repliche di Masterchef (ottimo spunto per parecchie ricette tra l'altro).
Quanto meno studiare non è poi così terribile visto che il sole non si decide a fare capolino, tanto che non mi sembra quasi possibile essere a più di metà maggio.
Oggi parlando di vari programmi estivi e pensando ad una giornata al mare per l'inizio di Giugno abbiamo tutti esclamato "se ci sarà il sole a Giugno!" ma, si sa, la speranza è l'ultima a morire.
Ad ogni modo, anche se ho trovato poco tempo per scrivere sul blog, me ne sono ritagliata un po' per cucinare, accumulando così un po' di ricette che vi proporrò nel tempo.
Oggi parto con il piatto domenicale : una pasta ai frutti di mare e carciofi.


Il pesce, come forse avrete capito scorrendo i miei post, è una delle mie più grandi passioni culinarie e, sposato alle verdure, è assolutamente la morte sua.
New entry nella mia pasta di oggi sono i fasolari che non compro spesso, preferendo vongole o cozze, ma che, trattati adeguatamente, possono dare mooolte soddisfazioni :)
Leggere per credere ;)

Ingredienti per 6 persone:
6 etti di linguine o spaghettoni
12 fasolari
18 gamberetti 
12 gamberoni
4 carciofi
25/30 seppioline
sale e pepe q.b.
prezzemolo q.b.
aglio uno spicchio
mezzo bicchiere di vino bianco

Inizio subito premettendo che le dosi sono per un bel piatto abbondante ma ,ovviamente, potete cambiarle a seconda delle vostre esigenze.
Iniziamo dunque con i fasolari che farete aprire in una padella con coperchio. In questo caso io non ho messo acqua né olio ma, nulla vieta, di farle aprire con un goccio d'acqua e un goccio d'olio.
Una volta aperte sgusciatele, eliminate la parte grigiastra e schiacciatele un poco con i polpastrelli per eliminare un po' dell'interno (non cercate di eliminarlo tutto, nelle cozze addirittura non si toglie), lavateli accuratamente e pestateli con un batticarne per renderli morbidi.
Filtrate il liquido di cottura dei fasolari per eliminare la sabbia e tenetelo da parte. In una pentola mettete un goccio d'olio e uno spicchio d'aglio in camicia, aggiungete le seppioline pulite (private dell'occhio e della parte dura) e i carciofi puliti e tagliati a spicchi.
Fate rosolare un poco, bagnate con il vino e, quando sarà un po' evaporato aggiungete l'acqua di cottura dei fasolari. Fate cuocere per 10/15 minuti abbondanti a fiamma media e, due minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungete i gamberetti e i gamberoni già sgusciati. Cuocete a fiamma viva per due minuti e mezzo, salate se necessario (attenzione che l'acqua dei molluschi è sempre molto salata!) e spegnete il fuoco. Coprite con il coperchio.
Scolate la pasta al dente e fatela saltare con il sugo, mantecate con un goccio d'olio e, a fuoco spento, aggiungete il prezzemolo tritato.


E a voi piace il connubio verdure/pesce? :))

Buon appetito,
Valerie :)

lunedì 20 maggio 2013

Grazie, grazie, grazie :)

Oggi niente ricette.
Niente pasta, carne, dolci, solo un post per ringraziare di cuore Anita del blog "Il cucchiaio di Anita" che  mi ha assegnato un premio dedicato a tutte coloro che hanno un piccolo blog in espansione (meno di 200 followers per intenderci).

Mi piace molto come è strutturato questo premio poiché prevede che io "ricambi" e lo doni ad altre 11 bloggers. Devo ammettere che, sulle 11 bloggers sono andata un po' in crisi poiché non ne conosco (per ora!) tantissime!
Inoltre non volevo citare blog con più di 200 followers, seppure bellissimi, perché mi piace quest'idea di dare un po' di risalto ai blog emergenti.
Per tutti questi motivi mi scuserete se non ne elencherò 11 ma, vi assicuro, che quelli che citerò li conosco bene e li seguo abitualmente :)
Ma, prima di tutto, rispondo felicemente alle domande postemi da Anita!

Da che cosa vieni ispirato in cucina?
Innanzitutto, vengo ispirata moltissimo da ciò che mangio fuori da casa: che sia al ristorante, a casa di un'amica o addirittura da una bancarella per strada, mi faccio guidare dai sapori che sento per poi cercare di riproporli a casa.
Spesso vengo anche ispirata dai libri o dai film che leggo, tutte le volte che sento di combinazioni strane cerco di ri-provarle in cucina.

Quale ingrediente rappresenta di più il tuo carattere?
Dovrei dire la noce moscata visto il nome del blog, ma non credo mi rappresenti particolarmente :))
Potrei dire il lampone, che apprezzo moltissimo come ingrediente, poiché è piccolo e difficile da notare ma poi ha un gusto sorprendente.
Mi rispecchia molto nella mia breve storia di foodblogger perché ho davvero dovuto imparare qualche segreto per emergere un minimo in questa miriade di blog di cui molti extra-validi!

Descriviti con un piatto.
Questa è davvero davvero difficile.
Se con il lampone mi sono descritta come foodblogger, qui vorrei descrivermi come persona.
Sapete cosa adoro? I timballi, le paste al forno, perché sono semplici ma ricche di gusto e di ingredienti che non finiscono mai di sorprenderti, non ti annoiano mai.
Ecco, vorrei davvero descrivermi così :)

La tua ricetta preferita.
Da cucinare la meringata perchè mi dà immense soddisfazioni (e dovrei proprio postarla!).
Da mangiare, beh è molto difficile, ma potrei dire che adoro il fritto di pesce fatto con pesce freschissimo (difficile da trovare)!

L'ingrediente che nella tua cucina non può mai mancare.
Visto che sono una patita di lasagne e quindi di besciamelle, qui posso dirlo: la noce moscata.

Il tuo cavallo di battaglia in cucina.
Forse sono troppo giovane per parlare di "cavalli di battaglia" ma ricorderò sempre la mia torta alle nocciole con in mezzo uno strato sottile di mele.
Con questa partecipai alla mia prima gara di torte e ne cucinai decine arrivando prima nella categoria "Gusto", quindi penso di poterla definire il mio cavallo di battaglia.

Un ingrediente / piatto a te ostico.
Devo dirlo, non ce ne sono molti. Quando ero piccola ero molto più difficile ma, essendo stata una bimba che ha sempre mangiato la trippa, era prevedibile che non sarei cresciuta con tante fisime :)
Comunque, due cose me le sono un po' portate dietro: le melanzane e la zucca. Con il tempo ho iniziato davvero ad apprezzare entrambe mentre ho sviluppato un nuovo "odio": il limone spremuto come condimento. Ahimè, proprio non lo reggo.

Qual è stata la scintilla per cui hai deciso di aprire un blog.
Quando ho iniziato a cucinare, per imparare vagavo su tantissimi blog e rimanevo stregata da quelle ricette e quelle foto meravigliose.
Ma non solo: adoravo il modo di scrivere di alcune blogger, mi incantava letteralmente. E così ho sviluppato il desiderio di diventare simile a loro, a quelle "poetesse" del cibo, così ho aperto il mio blog che, giorno dopo giorno, mi dà grandi soddisfazioni. Ogni commento pubblicato, ogni like è per me motivo di gioia, anche se la strada è ancora molto lunga, ovviamente :)

Sensazioni, emozioni che il tuo blog ti trasmette.
Ops, forse sopra ho già iniziato questo discorso ma, in realtà, ne avrei da dire per pagine e pagine.
Posso solo dire che cucinare per gli altri mi ha sempre trasmesso enorme felicità. Se sono sola a casa di solito non cucino per me perché cucinare per se stessi non mi da soddisfazioni, non poter vedere le persone mangiare con gusto non mi invoglia a mettermi ai fornelli.
E così, pensare che in qualche parte d'Italia c'è qualcuno che prova le mie ricette e che, magari, mangia di gusto con un mio piatto mi riempe davvero il cuore di gioia.

Quanto tempo dedichi al blog?
Alloora, solo per scrivere una mezz'ora abbondante, per pubblicizzare anche all'incirca.
Quindi un'ora ogni due giorni ovvero quando pubblico. Però ci vado giornalmente per rispondere sempre ai commenti, che per me è fondamentale.
Ci dedico poi tutte le foto che faccio e tutti i libri di cucina che leggo oltre a tutte le ore che cucino e  non voglio neanche pensare a quanto tempo sia :P

Com'è iniziata la tua passione per la cucina.
Questa è una domanda che meriterebbe una risposta romantica, da film ma purtroppo, nel mio caso, non è così.
Ricordo che era l'estate dei miei 17 anni (un anno fa all'incirca), ero molto vicina al mio compleanno e, per purissimo caso, comprai in edicola un giornale di cucina.
Poi provai a fare una ricetta troppo difficile per me (a quei tempi ero una frana!) ma che, incredibilmente, venne bene. E poi so solo che da lì non mi sono più fermata, cucinando due volte a settimana, poi tre, poi tutti i giorni arrivando ad avere grandi, grandissimi sogni: farlo per tutta la vita.
Ricordo anche la mia tristezza di alcune sere perchè pensavo a come fosse tremendo non avere una vera passione, alle volte è proprio vero che le cose arrivano quando meno te lo aspetti :)

Grazie Anita per queste belle domande :)
Ora vorrei fare i nomi di coloro che, per me, sono delle (e degli!) eccellenti blogger:
-Veronica di Amore al primo assaggio
-Alice di La cucina delle nonne
-Silvia di In viaggio in cucina
-Andrea di La cucina per principianti
Ida di Quinto sesto gusto

Mi spiace davvero se non ho citato altri blog ma sono certa che avrò tempo per conoscerli :)
Vi lascio qui il regolamento:

1) scrivere un post indicando il blog che te lo ha assegnato;
2) rispondere alle 11 domande della persona che te lo ha assegnato;
3) scegliere 11 blog con meno di 200 followers per donarlo;
4) fare 11 domande ai blog scelti;
5) avvisare i bloggers che lo hanno ricevuto.


Ecco le mie domande:
1) Hai mai sognato di trasformare la cucina in un vero e proprio lavoro?
2) Ti ispiri a qualche modello in cucina? (sia in famiglia che non :) )
3) Qual è l'accostamento più azzardato che hai mai provato in cucina? è stato un successo?
4) Il miglior piatto che tu abbia mai mangiato.
5) Il miglior piatto che tu abbia mai cucinato.
6) La persona per cui ti dà più soddisfazione cucinare.
7) Con che dolce ti definiresti?
8) Com'è iniziata la tua passione per la cucina?
9) Credi che saper cucinare abbia migliorato il tuo stile di vita?
10) A che età hai scoperto la cucina? (visto che non è mai carino chiedere l'età a una donna, basta dire se presto o tardi ;P )
11) Hai incontrato nuovi "amici" in campo culinario grazie al tuo blog?

So che è un lavoro un po' lungo ma può risultare molto carino, ve lo assicuro :)
Ed ora, ricambiate verso altre 11 (o chi conoscete) blogger con meno di 200 follower che, secondo voi, meritano di crescere :)
Un abbraccio di cuore,
Valerie :)

domenica 19 maggio 2013

Oggi parliamo di.. spezzatino!

Buona Domenica!
Come la state passando? Spero che per voi sia una giornata rilassante, io mi accontento di vedere il primo sprazzo di sole dopo giorni e giorni.
Spero davvero che, dopo una Primavera così bruttina, l'estate prometta molti bene anche perché, oramai, abbiamo tutti voglia di sole, mare (o montagna), in generale: vacanze!
Inoltre, tutta questa pioggia sta facendo tardare l'arrivo delle ciliegie, quando sono settimane che raccolgo ricette su questi frutti (tra i miei preferiti!).
Parlando di cucina oggi ci occupiamo (come avrete capito) di spezzatino anche se non il classico spezzatino con le patate, bensì con lonza di maiale e salsiccia.
Personalmente la salsiccia mi piace molto, sia quella piemontese che quella umbra-toscana, molto più saporita e speziata (se non l'avete mai provata è d'obbligo), in qualsiasi caso, abitando io in Piemonte, avevo poca scelta su che salsiccia prediligere ma vi assicuro che ci sta mooolto bene.
Questa ricetta io l'ho appresa a un corso di cucina che ho concluso la settimana scorsa e, devo dire, di essere rimasta molto ben impressionata da questo piatto (che all'inizio mi rendeva alquanto scettica).
Principale motivo dello scetticismo era l'uso del concentrato di pomodoro che io ho sempre evitato, preferendo pomodori freschi o passata.
Invece, devo ammetterlo, in questa ricetta ci sta a pieno, sciolto in un po' di acqua tiepida crea un sughetto da vera scarpetta, che una passata non riuscirebbe a ricreare.
Quindi, per questo tipo di preparazioni, ben venga al concentrato, mi permetto di consigliarvi quello Mutti che rimane la mia marca preferita in termini di pomodoro.


Vedrete che, seguendo bene tutti i passaggi, questo piatto veloce e gustoso vi conquisterà! :)

Ingredienti:
2 cipolle bianche
due noci di burro
due cucchiai d'olio
250 gr di lonza di maiale a fettine
250 gr di salsiccia
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
sale e pepe q.b.
farina q.b.

Partite sbucciando e tagliando le cipolle non troppo finemente, mettetele a rosolare in una padella con due cucchiai d'olio e due noci di burro, lasciatele appassire per 10 minuti a fuoco basso.
Tagliate poi le fettine di lonza di maiale a listarelle e la salsiccia a tocchetti senza eliminare la pelle.
In questo modo la salsiccia manterrà la sua forma e la pelle non darà alcun fastidio.
Aggiungete prima la salsiccia e fatela rosolare leggermente, aggiungete poi la lonza leggermente infarinata, fate rosolare anche questa per 5 minuti e poi aggiungete il concentrato sciolto in una tazza d'acqua (o di brodo) tiepida.
Salate e pepate leggermente e coprite.
Lasciate cuocere per 20/25 minuti, eventualmente aggiungendo un po' d'acqua se si dovesse asciugare troppo.
Servire subito con un'insalatina di accompagnamento o delle classiche patate al forno.



L'altra pietanza che vedete nel piatto sono delle panelle, ricetta in arrivo prossimamente ;)
In questo spezzatino la salsiccia è d'obbligo ma il maiale potete sostituirlo con pollo, tacchino o vitello anche se il maiale rende davvero molto.

Buon appetito e buon inizio di settimana,
Valerie :)

giovedì 16 maggio 2013

Se vuoi augurare buon compleanno...

...quale modo migliore di una torta?
Oggi parliamo di torte speciali, certamente non di quelle che si fanno tutti i giorni per la colazione, ma che servono per festeggiare qualcosa o, ancor meglio, qualcuno.
Ed è proprio il caso della mia ricetta di oggi, realizzata per i 18 anni di una mia carissima amica perché, si sa, i 18 sono anni speciali!
Credo sinceramente che ci siano poche cose migliori del vedere la felicità negli occhi di qualcuno che, chiaramente, non si aspetta ciò che gli hai preparato, è una sensazione che ti riempe davvero d'orgoglio e che cancella tutte le ore di fatica passate a preparare il piatto.
Perché, si sa, in queste cose anche l'occhio vuole la sua parte e così giù a imparare come spatolare la panna su una torta (con un coltello per niente adatto tra l'altro!) o come spolverare i lati con i riccioli di cioccolato senza che ti cadano da tutte le parti.
Per me, questa torta è stata la prima da molti punti di vista: tagliare un pan di spagna in 3 parti (mi sembrava sempre troppo sottile per farlo!), spatolarne i lati, realizzarne una in cui la panna facesse da padrona e un po' di altre piccole insidie che si affrontano facilmente con un po' di immaginazione.


I motivi per cui mi piacciono i compleanni, le feste, le occasioni speciali sono anche questi, è l'occasione perfetta per cimentarti in qualcosa che non avevi ancora sperimentato e ,devo dire, che per me è stato amore a prima vista ;)
Ma passiamo alla torta (che parlo parlo e non si capisce di cosa), si tratta di una Foresta Nera, una tipica torta dell'omonima regione tedesca in cui panna e ciliegie fanno da padrone.
Si sa però che la stagione non è ancora quella perfetta per le ciliegie, così le ho sostituite con le fragole per accontentare i gusti di tutti, voi però potete anche utilizzare amarene o ciliegie sciroppate :)


Le fragole comunque sono un'ottima alternativa, io ho usato quelle coltivate da mia nonna, magari meno belle esteticamente, ma buonissime :)

Ingredienti per il pan di spagna al cioccolato:
cioccolato fondente 140 gr
zucchero bianco 180 gr
farina 00 100 gr
burro 80 gr
maizena o fecola di patate 50
uova 6
lievito chimico 3 cucchiaini

Ingredienti per la farcia:
due cestini di fragole
panna 700 ml
zucchero bianco 3 cucchiai
zucchero a velo 40 gr

Per guarnire:
cioccolato fondente 80 gr
fragole intere 9

Iniziate con il pan di spagna: fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, quando sarà quasi completamente fuso aggiungete il burro a tocchetti, fate sciogliere il tutto e togliete dal fuoco.
Montate i rossi d'uovo con 90 gr di zucchero bianco fino a che non otterrete un composto spumoso (simile alla crema del tiramisù), versateci sopra il composto di cioccolato e girate con un cucchiaio di legno.
Montate i bianchi d'uovo con il restante zucchero a neve ferma e aggiungetelo al composto di uova e cioccolato mescolando dall'altro verso il basso per non smontare le uova.
Aggiungete poi la farina, il lievito e la maizena poco alla volta, setacciandoli bene.
Ogni volta che ne aggiungete un po' mescolate sempre dall'altro verso il basso; non vi preoccupate se vi rimarranno delle piccole bollicine (che vi sembreranno grumi), in cottura sparirà tutto ;)
Infornate a 180 gradi per 45 minuti a forno già caldo.
Prepariamo ora la farcia: lavate e mondate le fragole a metà e poi ancora a metà ottenendo 4 spicchi, poi tagliatele a rondelle. Ponete il tutto in una ciotola e condite con 3 cucchiai di zucchero e un goccio d'acqua, lasciate marinare.
Quando la torta sarà pronta, sfornatela e lasciatela raffreddare poi tagliatela in 3 parti uguali.
Per questa parte vi consiglio di procedere così: prima tagliate la "calotta" che si sarà formata, in modo da avere una torta liscia in sommità. Poi, con il coltello, tracciate le linee dei tagli che dovrete fare, poi tagliate facendo ben attenzione a seguire la linea.
Non vi preoccupate se vi si dovesse rompere uno dei tre cerchi, potrete utilizzarlo per lo strato intermedio.
Infine, montate la panna fresca e aggiungeteci lo zucchero a velo setacciato: ecco a voi la crema chantilly :))
Non ci resta che comporre la torta: su di una tortiera poggiate un foglio di carta forno su cui adagerete il primo cerchio, bagnatelo con il succo delle fragole (che avrete scolato) e spatolateci 3 cucchiai abbondanti di panna: dovrete ottenere un bello strato uniforme.
Cospargete con delle fragole e ricoprite con il secondo cerchio a cui farete lo stesso lavoro.
Coprite infine con l'ultimo e spatolate, con molta attenzione, la sommità, utilizzando abbondante panna  che non lasci intravedere il pan di spagna.
Fate attenzione durante questi passaggi che la torta sia sempre dritta e alta uguale, è facile che possa pendere più da una parte che dall'altra ma basterà aggiungere qualche fragola e tornerà a posto :)
Spatolate poi i bordi procedendo lentamente con movimenti in avanti e indietro, tornando più volte sugli stessi punti.
Ricavate dal cioccolato fondente dei riccioli con l'aiuto di una grattugia o di un pelapatate e cospargetene i bordi (con l'aiuto di un fazzoletto di carta) e la sommità (come in foto).
Infine, completate con dei riccioli di panna distanziati o ravvicinati (come preferite) sui bordi ed uno, più grosso, al centro. In ognuno inserite una fragola di piccole dimensioni, leggermente più grande per quello centrale.
Ritagliate la carta forno intorno alla torta e ponete in frigo per almeno un'ora.


La carta forno raccoglierà tutti i riccioli di cioccolato che cadranno oppure le sbavature di panna, così dovrete evitare di spostare la torta, il che sarebbe molto complicato!
Come vedete, questa torta non è poi così complessa e vi darà molte, molte soddisfazioni :)
Ora ditemi la vostra sulle torte che più vi piace fare per sorprendere i vostri amici, non si sa mai che escano nuove idee ;)

Buon appetito,
Valerie :)

martedì 14 maggio 2013

Non il solito pesto!

Ah, oggi giornata veramente tranquilla.
Non c'è sensazione migliore di sapere di avere davanti un pomeriggio vuoto, che puoi scegliere come "riempire".
Io credo proprio che lo riempirò con un po' di sana lettura, la spesa e la cucina, of course!
Anche perché, per noi poveri sfortunati che vanno ancora scuola, questo è un mese terribile: gli ultimi voti sono quelli cruciali ma basta un'occhiata fuori dalla finestra per togliersi la voglia di studiare.
Comunque, uno sforzo si fa, magari concedendosi qualche pausa per pensare al mare, alle uscite e a tutto quello che, per un normale studente, rappresenta l'estate.
Così, un giorno libero nel pieno di Maggio potrebbe servire, si, a portarsi avanti con qualche materia (dice mia mamma) ma, in fondo, potrebbe servire anche ad una passeggiata, o a una torta da preparare per un'amica, credetemi, qualcosa meglio dei libri di scuola si trova sempre!
Perfino ieri, che di interrogazioni da preparare ne avevo fin sopra il collo, ho trovato quell'oretta da dedicare alla cucina perché, dovendo continuare anche dopo cena, non mi sembrava male l'idea di una cenetta completa di dolce (che si sa, non è da tutte le volte).
Se non che il dolce in questione, ovvero un soufflé al cioccolato e fragole, è sparito ben prima che io potessi fotografarlo!
Sono comunque riuscita a salvare il primo dalle grinfie famigliari, e questo non è da meno :)
Parlo di un pesto, non il classico (e buonissimo!) pesto alla genovese ma un cugino : il pesto alla trapanese.


In realtà non si può parlare di questo sugo come uno "sconosciuto" perché anche questa versione è piuttosto celebre ma, almeno qui in Piemonte, non se ne sente parlare spesso.
Questa ricetta io l'avevo già eseguita in passato con gli stessi ingredienti ma un diverso modo di prepararlo: completamente a freddo, con mortaio o frullatore, come quello genovese; questo, invece, è tutta un'altra cosa, ma vedere (e leggere!) per credere :)

Ingredienti per 4 persone:
6 pomodori ben maturi
400 gr di farfalle (o qualsiasi altra pasta corta)
40 gr di mandorle sbucciate e tostate
1 spicchio d'aglio
basilico 15 foglie
40 gr di pangrattato
olio d'oliva 3 cucchiai 
sale e pepe q.b.

Iniziate occupandovi dei pomodori che dovrete privare della buccia e dei semi: se sono ben maturi (come dovrebbero essere) riuscirete a eseguire quest'operazione senza sbollentarli (tenetevi parecchia carta assorbente e attenti alla tovaglia!), se invece non sono proprio al "top" sbollentateli prima di sbucciarli.
Tagliateli poi a tocchetti e metteteli da parte.
Prendete le mandorle sbucciate e tostate (per sbucciarle basta sbollentarle un minuto nell'acqua calda, poi potete tostarle in forno) e tritatele finemente ma non troppo, per intenderci, usate il coltello o la mezzaluna e non il mixer.
In una padella mettete un goccio d'olio, aggiungete il pangrattato, fatelo tostare a fuoco molto basso, aggiungete le mandorle, l'aglio in camicia, tostate ancora due minuti e poi aggiungete il basilico tritato e i pomodori.
Fate insaporire il tutto per 5 minuti, facendo attenzione che non bruci il pangrattato poi spegnete e coprite.
Scolate le farfalle al dente, e fate saltare nella padella con il condimento, alla fine mantecate con due cucchiai d'olio abbondanti.


Quest'ultimo passaggio è fondamentale visto che  legherà molto bene la pasta.
Sapore intenso e molto.. mediterraneo, direi! :)


Buon appetito,
Valerie :)

domenica 12 maggio 2013

Torta morbidissima di.. pere!

Buona Domenica a tutti voi :)
Ma sopratutto, a tutte le mamme, tanti auguri :D
Anche io, come tanti, oggi mi sono messa un po' ai fornelli per cucinare qualcosa che festeggiasse la mia mamma, una cosa semplice e adatta in mooolte occasioni, un po' una coccola, ma di cui vi parlerò più avanti ;)
Oggi infatti vi propongo qualcos'altro, sempre un dolce (era da un po' che non ne pubblicavo), molto delicato e morbido: una torta di pere, udite udite senza lievito, il che non va mai male.
Devo dire che in questo periodo, tra gli impegni di questo mese di fine scuola e le solite cose extrascolastiche, non è sempre facile trovare il momento per stare tranquilli e cucinare.
Ma, visto che non mi piace mettermi ai fornelli con la fretta, scelgo bene le ricette da preparare, in modo da spendere bene il mio tempo :)
Questa torta rientra, per l'appunto, in una di quelle ricette che ritengo extra valide e per cui vale la pena perdere quella mezz'ora (è anche veloce!) per prepararla: morbida tanto che potrebbe assomigliare quasi a una torta di nocciole, però al posto di quest'ultime vengono utilizzate le mandorle, più delicate e che si sposano a meraviglia con le pere.


Ma non perderò altro tempo in chiacchiere, eccovi la ricettina :)

Ingrendienti:
4 pere medie
25 gr di farina integrale per dolci
125 gr di mandorle sgusciate
120 gr di burro
un uovo
due amaretti
zucchero 260 gr
un pizzico di sale
un quarto di limone

Iniziate pulendo le pere e togliendo il torsolo (potete aiutarvi anche con lo strumento per detorsolare le mele, va benissimo), sbucciatele e tagliatele in 4 quarti che a loro volta taglierete in due.
Nel frattempo mettete a bollire 500 ml di acqua con 140 di zucchero e lo spicchio di limone, portate a ebollizione e tuffateci le pere, fate cuocere per 20 minuti.
Prendete poi una ciotola in cui sbatterete a crema il burro morbido con il restante zucchero, utilizzate uno sbattitore elettrico e andate avanti per 5 minuti abbondanti, fino a che non otterrete una crema liscia e leggermente spumosa.
Aggiungete poi l'uovo, incorporatelo, le mandorle tritate finemente nel mixer, la farina, il pizzico di sale e gli amaretti ben sbriciolati.
Continuate ad amalgamare con un cucchiaio di legno e poi versate il composto in una pirofila non troppo grande, possibilmente che possa passare dal forno alla tavola. Questa torta, infatti, tende ad attaccarsi abbastanza quindi imburrate e infarinate molto bene la teglia prima di infornare :)
Scolate le pere e fatele raffreddare 5 minuti, immergetele nel composto e infornate a 180 gradi per 20 minuti.
Per verificare la cottura infilate uno stuzzicandente dentro la torta: dovrà risultare umido ma pulito.


Questa torta va servita preferibilmente tiepida, con una pallina di gelato è la morte sua ;)
Buon appetito,
Valerie :)

giovedì 9 maggio 2013

Spaghetti al polipo e olive taggiasche

Sempre più dura, sempre più dura..
Cosa? Beh, rispettare tutte le cose che si hanno normalmente da fare quando, con questo tempo, te ne verrebbero mille altre in mente: uscire con gli amici, andare al parco, al cinema, ovunque piuttosto che stare a casa a studiare no?
Purtroppo però, si deve, e quindi ci si mette sotto pensando che, dopo tutto, manca solo un mese e so che, se tra i miei lettori c'è qualcuno che lavora già, per voi è ancora più lunga e forse rimpiangete un po' i tre mesi di vacanza della scuola.
Questa poi, è per me l'ultima vera estate lunga visto che la maturità incombe sull'anno prossimo così come i test di ingresso e come mille altre cose che ti fanno accedere al "mondo dei grandi".
Ma alla fine, ogni età ha il suo bello, così come ogni giornata (persino quelle più storte) e così il bello di questa è il sole che splende, l'idea della torta che sperimenterò oggi dopo i miei "compiti" (fa così bambini dire compiti!?) e il pensiero delle vacanze che, ultimamente, mi accompagna sempre.
Ovviamente l'altra "idea" che mi accompagna in ogni momento è quella della cucina: cosa sperimentare, cosa abbinare, cosa portare in tavola oggi?
Oggi, una pasta al pesce un po' "diversa" con il polipo, i pomodorini e le olive taggiasche, una vera sorpresa questo piatto!



Ingredienti per 4 persone:
700 gr di polpo
700 gr di pomodorini pachino
15/20 olive taggiasche
spaghettoni 400 gr
prezzemolo q.b.
olio q.b.
sale e pepe q.b.

Premetto che questa ricetta l'ho realizzata con un polpo cotto il giorno prima che mi era avanzato, motivo per cui non ho utilizzato l'acqua di cottura del polpo per la pasta, se ne avete l'occasione procedete così:
fate cuocere il polpo per un'ora abbondante in acqua bollente leggermente salata (il tempo è per un polpo di circa un chilo), poi scolatelo e mettetelo da parte.
Filtrate l'acqua (il polpo fa quella specie di gelatina) e tenetela da parte, servirà per la cottura della pasta.
Intanto, tagliate i pomodorini pachino a metà e fateli soffriggere in due cucchiai d'olio dentro una pentola piuttosto larga, lasciate sul fuoco per circa 6/7 minuti, fino a che non rilasceranno la loro polpa.
Se il pomodorino è maturo, non occorre sbollentarlo e sbucciarlo, se usate quelli grossi fatelo sempre, mi raccomando ;)
Passato questo tempo, tagliate a tocchetti il polipo e aggiungetelo in padella, fatelo cuocere qualche minuto in modo che tutto si insaporisca, salate e pepate poi spegnete il fuoco e coprite.
Mettete gli spaghettoni a bollire nell'acqua del polipo filtrata e salate ancora un po' se occorre.
Tritate finemente il prezzemolo e tenetelo da parte.
Quando la pasta sarà al dente scolatela e saltatela con il sugo, mantecate con un filo d'olio e un po' di acqua di cottura, spegnete il fuoco e aggiungete il prezzemolo e le olive.



Girate bene e servite caldo con un bel bicchiere di vino bianco.

Questa ricetta rappresenta un ottimo piatto di recupero se vi fosse avanzato un po' di polpo (chessò, da un polpo con patate ad esempio), infatti anche senza eseguire il passaggio dell'acqua di cottura, avrete un ottimo risultato ;)


Buon appetito,
Valerie :)




mercoledì 8 maggio 2013

L'importante è.. votare!

No, non sto facendo campagna elettorale per qualche partito ma semplicemente per un concorso culinario!
Il concorso in questione è quello indetto dall'Asiago DOP che consiste nel creare il miglior panino (con l'Asiago, of course) possibile.
Io ho partecipato insieme a mio papà ed il nome è il suo (essendo io minorenne non potrei partecipare!), ma ovviamente sto facendo un po' di pubblicità :)
Quindi, se vi va di sostenermi e se vi piace il panino in questione ma, sopratutto, se siete iscritti a Facebook (da cui si vota), andate su questa pagina, iscrivetevi e votate, votate, votate :D
Il panino si chiama "Fuso di gusto" di Enrico Della Fina, categoria "appassionati", leggete la ricetta e ditemi cosa ne pensate :)


Per votare dovrete registrarvi alla pagina che vi ho dato prima, inserire i vostri dati, entrare nella vostra email e da lì sarete reindirizzati a votare.
La ricetta e gli ingredienti potrete vederli direttamente sul sito, non dimenticatevi di farmi sapere la vostra!

Grazie mille in anticipo,
Valerie :)

domenica 5 maggio 2013

Non chiamatelo minestrone!

Buona Domenica a tutti voi :)
Una domenica uggiosa, un po' triste ma iniziata benissimo.
Avete presente quelle mattine di primavera, quando avete l'opportunità di dormire un po' di più (generalmente solo la domenica purtroppo) e vi svegliate con la luce che filtra dalle finestre, già tiepida?
Ancora meglio è poi aprire la finestra e godersi la giornata tranquilla, tutto questo io me lo godo in città, non oso immaginare che meraviglia debba essere svegliarsi nel verde, con gli uccellini..
Si, va bene, sto divagando, forse perché una giornata iniziata così bene è andata a finire con una pioggia fitta fitta che mi ha costretto in casa tutto il pomeriggio.
Ovviamente, però, non sono stata con le mani in mano e ho armeggiato in cucina creando qualcosa che vi proporrò presto ;)
Il piatto di oggi, invece, è di venerdì sera quando, per motivi "dietetici", abbiamo saltato la tradizionale pizza per darci a un po' di verdure.


Di cucinare un triste minestrone non mi andava e così ho fatto una specie di vellutata, un po' arricchita, con fave e.. mozzarella! Come? Così ;)

Ingredienti per 4 persone:
20/30 baccelli di fave
4 bocconcini di mozzarella di bufala
200 gr di pastina da minestra
una quindicina di asparagi
4 patate medie
1200 ml di brodo vegetale
due noci di burro
1 foglia di insalata piuttosto ampia
un cucchiaio abbondante di parmigiano
olio q.b.
sale e pepe q.b.

Iniziate la preparazione tagliando a tocchetti le patate sbucciate e lavate, e a rondelle gli asparagi dopo averli puliti accuratamente (possono contenere un po' di terra nelle punte).
Tritate finemente due scalogni e metteteli ad appassire in una noce di burro con un po' d'olio, poi aggiungete le patate e gli asparagi.
Fatele rosolare un poco poi aggiungete un litro di brodo vegetale caldo, fate arrivare a bollore, salate e pepate,coprite e tenete una fiamma media in modo che continui a bollire ma non esageratamente, dovrà continuare per circa 20 minuti.
Se vedete che si asciuga troppo aggiungete altro brodo, quando il tutto sarà ben cotto frullate con un frullatore ad immersione, rimettete sul fuoco ed aggiungete la pasta.
Occupatevi ora delle fave, pulitele, sbollentatele in acqua calda per 5 minuti, scolatele e immergetele in una ciotola di acqua molto fredda per mantenere il colore vivo.
Scolatele, sbucciatele e mettetele da parte. In un pentolino fate sciogliere una piccola noce di burro, aggiungete le fave e fatele insaporire qualche minuto, spegnete e coprite.
Tagliate la mozzarella a rondelline e ponetele sopra una foglia di insalata piuttosto grossa, senza sovrapporle.
Fate scaldare un filo d'olio in una pentola ed adagiateci la foglia con la mozzarella, fate cuocere due minuti a fuoco basso facendo sciogliere un poco la mozzarella (senza che si fonda completamente), togliete dalla pentola i vostri "tondini" di mozzarella e poneteli su un piatto.
Quando la pasta avrà completato la cottura, aggiungete il parmigiano, mescolate e servite nei piatti.
Decorate con due tondini di mozzarella per piatto e qualche fava, il calore della minestra scalderà ancora un po' la mozzarella rendendola filante.
Se volete fare le cose veramente bene, aggiungete anche qualche crostino fatto in casa ;)


Buon appetito,

Valerie :)



venerdì 3 maggio 2013

Club Sandwich a modo mio!

Nuova giornata, nuovo post! Oramai è quasi un'abitudine, una meravigliosa abitudine descrivere i pasticci che combino (puntualmente) in cucina.
Oggi si tratta di una cosa un po' particolare, che non si usa particolarmente cucinare in casa, ovvero i Club Sandwich!
Avete presente quei golosissimi e caloricissimi panini a due piani, che spesso si trovano all'estero in qualsiasi bar?
Io li ho sempre considerati come il tipico cibo da vacanza, per niente leggero ma veloce e gustoso: un piccolo lusso da concedersi a pranzo ogni tanto. Prepararli in casa è tutt'altro che difficile,forse non vi verranno uguali a quelli dell'ipotetico bar ma saranno sicuramente più genuini.


Di varianti ne esistono moltissime, io vi propongo quello classico con la fesa di tacchino ma potete sbizzarrirvi: pollo, prosciutto, versioni vegetariane, chi più ne ha più ne metta!
Inoltre, ora che ci avviciniamo alla stagione calda, i panini inizieranno ad essere sempre più gettonati e, perché no?, potrebbe essere divertente inventarne nuovi tipi senza arrendersi al classico prosciutto e formaggio.

Ingredienti per 6 panini:
12 fette di bacon
una lattuga fresca
4 uova
fesa di tacchino 12 fette
pan carré 18 fette
1 pomodoro grande
maionese

Iniziate prendendo il pan carré, dovete avere quello interamente bianco, da tramezzino, se non ce l'avete o volete usare il vostro pan carré fatto in casa ricordatevi di rifilarne i bordi.
Tagliate le fette quadrate a metà, formando due triangoli e ponetele sotto il grill del forno caldo per 5 minuti o fin quando non saranno leggermente dorate.
In un pentolino ponete le uova, copritele d'acqua e aggiungete un po' d'aceto bianco per evitare che si rompano, fatele cuocere scoperte per 3/4 minuti a partire dal bollore.
Intanto, tagliate il pomodoro a fettine sottili e lavate la lattuga, da cui preleverete solo la parte centrale, sfogliatela e mettetela da parte.
Quando le uova saranno pronte, mettetele sotto l'acqua fredda per qualche minuto per raffreddarle ben bene poi sgusciatele, immergetele nell'acqua un'ultima volta e mettetele da parte.
Tagliatele a fettine sottili usando un coltello oppure l'apposito attrezzo (che io, incredibilmente, ho scoperto di avere!).

In una padella ponete le fette di bacon, ben distaccate l'una dall'altra, senza nè olio nè burro, il loro grasso sarà sufficiente.
Fatele rosolare bene da entrambe le parti finché non saranno croccanti.
A questo punto, avrete davanti a voi un sacco di piattini ricchi di ingredienti, non vi resta che assemblarli!
Prendete una fetta di pane e ponete la parte dorata verso il basso, spalmateci della maionese (fatta in casa se possibile!) , aggiungete una foglia di lattuga, tre fettine di uovo, una fetta di pomodoro, una di tacchino (ben ripiegata) e chiudete con un'altra fetta di pane su cui spalmerete altra maionese e ripeterete il procedimento, mettendo però, al posto del tacchino  una fetta di bacon.
Ricordatevi di porre l'ultima fetta di pane con la parte dorata verso l'alto! Chiudete poi il panino schiacciandolo leggermente e infilzatelo con uno stuzzicadente da spiedino in cui avrete infilato una fetta di bacon.
Ripetete l'operazione anche per gli altri panini e serviteli subito, ancora un po' tiepidi.


La versione da "bar" di questo panino prevede anche di rifilare gli ingredienti al bordo del pane, io, per evitare sprechi inutili, non l'ho fatto ma nulla vi vieta di creare il perfetto sandwich, magari per un bell'aperitivo!
Inoltre sono perfetti per un bel pic-nic anche mangiati freddi, basterà foderarli stretti stretti nella pellicola!


Buon picnic, 
Valerie :)


mercoledì 1 maggio 2013

Pseudo-timballo di gnocchetti sardi

Buon 1 maggio a tutti!
Anche se io non avrei motivi per festeggiare (il lavoro è ancora mooolto lontano), una giornata libera è sempre ben accetta ;)
L'unico vero problema è che continuo a pensare che sia Domenica!
Comunque, in città, l'aria di festa si sente eccome! Complice il bel tempo, oggi le strade erano piene di gente, il gelataio aveva una coda di metri e metri e le giostre, arrivate una settimana fa, pullalavano di ragazzi come fosse Carnevale.
La grande impresa di oggi è stata riuscire a fare la giostra più "paurosa", anche se non stiamo certo parlando di Gardaland.
In cucina invece, la mia "impresa" (che non è affatto tale) è stato uno pseudo-timballo di gnocchetti sardi con gamberi, zucchine, asparagi e robiola.


Inizialmente avevo pensato ad un risotto ma, appurato che in dispensa non c'era l'ombra di un chicco di riso, ho ripiegato su questi gnocchetti sardi che sono stati tutt'altro che una cattiva idea!
La robiola poi, è ingannatrice, all'apparenza sembra panna ma, assaggiandola, sentirete tutt'altra cremosità, provare per credere ;)


Questo timballo è "pseudo" perché non viene proprio cucinato come un timballo che, generalmente, cuoce in forno per 20 minuti circa.
Qui si dà solo una passata di 8/10 minuti nel forno, giusto per asciugarla un po' e renderla leggermente più compatta.
Non vi aspettate comunque di poterla tagliare "a lasagna" dandogli una forma anche se, bastano pochi accorgimenti per trasformare questa ricetta in un vero timballo!

Ingredienti per 4 persone:
robiola 200 gr
asparagi una ventina
gamberi 400 gr
zucchine due piccole
gnocchetti sardi 400 gr
sale e pepe q.b.
burro per ungere la teglia

Per prima cosa mettete su l'acqua per gli asparagi, nel frattempo puliteli eliminando la parte troppo dura del gambo e lavateli bene sotto l'acqua corrente per eliminare eventuale terra.
Quando l'acqua sarà arrivata a bollore, salatela e metteteci gli asparagi con le punte rivolte verso l'alto, fate cuocere per 5 minuti.
Prendete i gamberi (io ho usato quelli congelati ancora con il carapace), scaldate in un filo d'olio in una padella e fateli cuocere per circa 4/5 minuti (se hanno ancora il carapace, se no ne basteranno due) o finchè la loro "scorza" non sarà ben rosolata e lucida d'olio.
Togliete la padella dal fuoco e sgusciateli, poi tagliateli in due.
Lavate e tagliate le zucchine a rondelle fini, fate scaldare dell'olio in una padella e mettetele a rosolare. Fate andare fino a che non saranno cotte ma ancora croccanti, aggiungete il sale, i gamberi e gli asparagi tagliati a tocchetti. Fate saltare tutto insieme e spegnete il fuoco, coprite con un coperchio.
Nell'acqua in cui avevate sbollentato gli asparagi, fate bollire la pasta, aggiungendo sale quanto basta.
In una ciotolina mettete la robiola e 4 cucchiai di acqua di cottura della pasta, mescolate fino a ottenere una crema molto morbida (potete anche aggiungere un po' di pepe).
Scolate gli gnocchetti al dente, fateli saltare con il sugo, aggiungete una parte della robiola, mescolate, spegnete il fuoco e aggiungete il resto della robiola dando un'ultima girata.
Ungete una teglia con del burro, riempitela con la vostra pasta e infornate per 8/10 minuti a forno statico preriscaldato a 180 gradi.


Sfornate, fate riposare due minuti e servite caldo.
Un piatto davvero sfizioso ;)

Alla prossima,
Valerie :)