giovedì 28 marzo 2013

Per Pasqua regala un bacio!

Si lo so, il titolo di questo post sembra molto quello di una pubblicità della Perugina ma, d'altronde, facendo questi Baci mi sono sentita molto una pasticcera.
Certo, il risultato finale non era così levigato come il vero cioccolatino ma, alla fine, anche quello è il bello no?
Le cose fatte in casa si riconoscono anche per questo: sono sempre fatte bene ma, se le guardi attentamente, noterai qualche piccola imprecisione che ti fa capire la loro originalità.
Vi avevo anticipato che questi dolcetti erano stati preparati per augurare buona Pasqua ai miei compagni di classe e, vi assicuro, che sono stati molto graditi, proprio per questo mi sento di condividerli con voi e di consigliarveli anche per i vostri parenti o amici.
Inoltre è il mio personale modo per augurare a voi un buon periodo di festa, infatti domani partirò per l'Umbria dove vivrò un po' "isolata" dal mondo (senza computer per intenderci).
Per questi quattro giorni di vacanza ho in mente tanti piatti da sperimentare e credo che mi nutrirò di cibo, studio (la scuola incombe sempre) e passeggiate.
Non mi resta che darvi la ricetta e augurarvi buona Pasqua, buona Pasquetta, insomma, buone feste, di cuore :)



Ingredienti per circa 50 cioccolatini:
500 gr di cioccolato gianduia
460 gr di cioccolato fondente
150 ml di panna liquida fresca
300 gr di nocciole tostate e pelate


Mettete in un pentolino il cioccolato spezzettato e fatelo sciogliere lentamente a bagnomaria.
Quando inizierà a sciogliersi aggiungete la panna liquida e date una girata, aspettate che il tutto si sciolga e amalgamate bene.
Tritate 240 gr di nocciole riducendole in granella, facendo attenzione che non diano giù l'olio (semmai tritatele in due manche).
Una volta che il cioccolato si sarà un po' raffreddato, aggiungete le nocciole tritate e mescolate bene, mettete in frigo 40 minuti a rassodare.
Trascorso il tempo indicato, mettete il composto in una sac-a-poche con bocchetta liscia e formate tante palline sopra una teglia coperta di carta forno.
Mettete in frigo altri 40 minuti a rassodare e poi aggiungete una nocciola intera al centro schiacciandola leggermente. Rimettete in frigo per un'ora, nel frattempo fate sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria e fate raffreddare.
Aiutandovi con un cucchiaio e una forchetta immergete ogni bacio nel cioccolato, ricopritelo bene e rimettetelo sulla carta forno.
Ponete in frigo due ore e, prima di mangiarli, fateli riposare fuori dal frigo una mezz'ora in modo che si ammorbidiscano un poco.

Cioccolatosissimi!

Valerie :)

martedì 26 marzo 2013

Un profumato "nido"

Buongiorno a tutti :)
La Pasqua ormai si avvicina sempre di più e si inizia già a respirare l'aria di festa, per quanto mi riguarda, la trascorrerò con la mia famiglia in Umbria, nella casa dei miei nonni.
Fin da quando ero piccola ,quella casa è un vero e proprio rifugio, dove passare qualche giorno nel verde e nel relax che solo i paesaggi della campagna toscana possono donare.
Visto che, questo non è stato affatto un periodo poco impegnativo, aspetto con ansia questi pochi giorni di calma e tranquillità, sperando che il tempo ci assista.
Visto che domani sarà l'ultimo giorno di scuola prima di questa breve pausa, ho deciso di portare ai miei compagni dei baci (Perugina, ovvio) ma fatti in casa. Mentre vi scrivo, quel composto golosissimo di cioccolato e nocciole, si sta "riposando" in frigo e spero davvero che il risultato sarà buono, così potrete presto vederlo anche voi :)
Oggi però non parliamo di dolci ma di primi, anzi di un primo, un classico della cucina italiana: la carbonara.
Personalmente ne vado pazza! La mangio fin da quando ero piccola, mio papà l'ha sempre amata molto e proprio lui mi ha insegnato a cucinarla.
Non che sia un piatto complicato ma richiede, come tutto, qualche accortezza.
Sono certa che, se questa mia "avventura" in Internet continuerà, avrò modo di proporvi anche la versione originale, oggi, invece, opto per questa versione rivisitata molto vegetariana.

Non sono certo la prima, la carbonara l'abbiamo già vista con carciofi, zucchine (la mia preferita!), alle volte di pesce, insomma esistono decine di versioni!
Io ve la propongo con gli asparagi (inizia la stagione proprio in questo periodo) e leggermente gratinata. Personalmente, la versione green di questa pasta l'avevo sempre realizzata con le zucchine ma l'ultimo numero di Sale & Pepe mi ha dato una bella idea.
Pronti? Iniziamo :)

Ingredienti per 4 persone:
10/12 asparagi
spaghetti 400 gr
4 uova
parmigiano reggiano
olio 3 cucchiai
aroma di timo essiccato 4 cucchiaini
sale e pepe q.b.
acqua q.b.


Iniziamo pulendo gli asparagi: spezzateli in modo da tenere solo la parte più tenera, lavateli (se sono "di campagna" potrebbero avere un po' di sabbia al loro interno, lasciateli a mollo un po' di più) e tagliateli a tocchetti non troppo piccoli, intanto accendete il forno a 160 gradi ventilato.
In una padella mettete 3 cucchiai d'olio e rosolate gli asparagi, cuoceteli fino a che non saranno cotti ma non molli, salate leggermente.
Se necessario aggiungete un poco d'acqua; nel frattempo, portate l'acqua a bollore e buttateci gli spaghetti (meglio ancora i bucatini), quando saranno al dente scolateli e fateli saltare nella padella con gli asparagi, aggiungete del timo essiccato.
Sbattete le uova con un po' di sale e pepe e aggiungetele alla pasta, quando fate questa operazione tenete il fuoco molto basso.
Cuocete per circa un minuto e mezzo rigirando continuamente, mantecate poi con un filo d'olio.
Su una teglia ricoperta di carta forno, formate tanti "nidi", aiutandovi con una forchetta e un cucchiaio, spolverizzate di parmigiano e infornate per 2 minuti sotto il grill.
Servite caldo con ancora una spolverata di formaggio.

Ottimi!
Valerie :)


domenica 24 marzo 2013

Un arrivederci speciale

Oggi è una giornata speciale, un po' triste, un po' strana.
Mia sorella, infatti, si è trasferita a vivere a Torino lasciandomi così, in una camera ampia ma vuota.
Quand'ero più piccola, avrei fatto di tutto per avere una stanza solo mia, ma ora, dopo 18 anni di convivenza e di condivisione, non mi sembra poi così bello. Torneremo a litigare e a contenderci i vestiti solo nel weekend, quando ritornerà a casa e sarà di nuovo famiglia.
Il modo migliore per salutarla era quello di farle un bel pranzo prima di caricare le valigie.
E così, dopo 5 ore di sonno (maledetto Sabato), mi sono svegliata e ho trovato mia mamma che grigliava le melanzane per mia sorella, in modo che avesse qualcosa da mangiare per la sera.
Man mano che l'ora di pranzo si avvicinava, eravamo sempre di più in quella cucina e c'è stato qualcosa di magico nel ritrovarsi tutti nella stessa stanza ad affettare, sminuzzare, mescolare, cucinare apposta per una persona.
Così, mentre mia nonna sbucciava i gamberi e mio papà puliva le capesante, io tritavo il prezzemolo e lo spargevo sulle melanzane, un tocco un più che fa la differenza.
Il piatto forte, quello principale era una spaghettata (linguine per l'esattezza) al pesce, con polipetti, cozze, capesante e gamberi.
Una meraviglia.


Trovo che le linguine siano davvero nate per essere abbinate con il pesce e questo piatto non ha fatto che confermarmelo.

Ingredienti per 6 persone:
600 gr di linguine
10 polipetti
6 capesante
una retina di cozze
2 etti di gamberi
olio q.b.
mezzo bicchiere di vino bianco
sale q.b.
1 spicchio d'aglio

Iniziate la preparazione lavando le cozze (non è necessario raschiarle), se doveste vedere un filamento uscire dalla cozza non tiratelo ma tagliatelo con le forbici (in questo modo non la ucciderete subito).
Mettete in una padella un dito d'acqua e un cucchiaio abbondante d'olio, aggiungete le cozze, coprite e fate cuocere per 5/8 minuti a fuoco medio fino a che non si saranno aperte.
Filtrate il sughetto e lasciatelo da parte.
Lavate i polipetti che metterete a rosolare in una padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Quando saranno ben rosolati aggiungete il sugo che avevate tenuto da parte ed eliminate l'aglio. Cuocete per circa 20 minuti.
Intanto, togliete le cozze del guscio, sgusciate i gamberi e pulite le capesante. Dovrete toglierle dalla loro conchiglia, sciacquarle e ed eliminare i piccoli filamenti che si trovano tra la parte bianca e quella arancione, facendo attenzione a non staccare le due parti.
Dopo 20/25 minuti verificate la cottura dei polipetti e, se iniziano ad essere teneri, aggiungete le cozze e le capesante che dovranno cuocere circa 7-8 minuti.
Sfumate con il vino bianco e aggiungete i gamberi; durante questi passaggi verificate sempre la cottura dei polipi perchè, a seconda delle dimensioni, il tempo di cottura può variare.
Buttate le linguine in abbondante acqua salata (che avrà già raggiunto il bollore) e scolatele quando saranno al dente.
Fatele saltare nella padella insieme al sugo a fuoco basso.
Salate, se serve e mantecate con un filo d'olio. A piacere potete aggiungere un po' di prezzemolo tritato.




Buona domenica,
Valerie :)


giovedì 21 marzo 2013

Variamo il.. tiramisù!

Buongiorno a tutti :)
Oggi è una giornata carica di buone idee infatti sto pensando a qualcosa per dare un po' una "scossa" a questo blog e differenziarlo un po' dai tanti blog di cucina che ci sono in giro per la rete, certo non è facile ma provare non costa nulla ;)
Vedremo se, con l'inizio della settimana riuscirò a proporvi qualcosa di nuovo e interessante.
Con la ricetta di oggi, invece, non sono particolarmente "innovativa" ma è un piatto a cui sono molto legata. Tutto parte da, circa, due mesi fa quando mi hanno proposto di fare una lezione di cucina alla cogestione del mio liceo Classico, piccolo problema: non avevo a disposizione nè fornelli, nè forno, nè frigo. Un incubo!
Il salato, tanto quanto, era risolvibile ma per il dolce mi stavo davvero mettendo le mani nei capelli.
Alla fine, affidandomi alla sacra mano di internet , ho trovato un'ottima soluzione: un tiramisù al limoncello con le fragole, una squisitezza solo a sentirlo nominare.
Il tiramisù classico era stato già proposto l'anno prima ma questo, credetemi, è tutta un'altra cosa.
Il sito da cui l'ho preso è GialloZafferano (uno dei migliori, a mio avviso!) e mi sento proprio in dovere di citarlo visto il successone che ha avuto sia alla cogestione che a casa mia!
Anche se il classico tiramisù ha il suo fascino, vi assicuro che, questa, è un'ottima versione.
Inoltre, visto che questo dolce nascerebbe come un dolce al cucchiaio, ho realizzato delle monoporzioni estremamente belle da vedere.



Tiramisù al limoncello con le fragole
Ingredienti:
mascarpone 250 gr
zucchero a velo 4 cucchiai
uova 3 tuorli
10 cucchiai di crema di limoncello
zucchero semolato 4 cucchiai
savoiardi una scatola
limoni 2
fragole un cestino
acqua 150 ml

Iniziamo! In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero a velo, unite 4 cucchiai di limoncello e , alla fine, poco per volta, il mascarpone.
Continuate a sbattere fino a ottenere una crema liscia ed omogenea, una volta ottenuta mettetela in frigo coperta da pellicola.
Tagliate poi le fragole a pezzettini, mettetele in una ciotola con due cucchiai di zucchero semolato, la scorza grattugiata di un limone e anche il succo.
Lasciatele a macerare e preparate la bagna. In un pentolino mettete l'acqua, due cucchiai di zucchero, il succo e la scorza di un limone e portate ad ebollizione.
Dopodiché, spegnete e lasciate raffreddare. Una volta freddo aggiungete 6 cucchiai di limoncello e mescolate.
Ora siamo pronti per comporre il tiramisù! In una coppetta fate uno strato leggero di crema al mascarpone, poi rompete i savoiardi a metà (se utilizzate le monoporzioni) e inzuppateli velocemente nella bagna, fate il primo strato di savoiardi e ricoprite con crema di mascarpone e poi fragole.
Proseguite così fino ad esaurimento ingredienti, concludendo con un po' di fragole sulla cima.



Mettete le vostre coppette in frigo a riposare per almeno 5-6 ore, meglio se tutta una notte.
Buon tiramisù,
Valerie :)

mercoledì 20 marzo 2013

Stasera cinese!

Buongiorno a tutti :)
A differenza di oggi, in cui il cielo è grigio e minaccia pioggia, ieri era una bellissima giornata, piuttosto calda e senza vento freddo.
Così, uscendo in città per una commissione, sono capitata davanti a uno dei più bei negozi di articoli per la cucina della mia città e ho scoperto che avevano messo su una sorta di "mercatino" con tutti gli articoli rimasti invenduti, e a prezzi bassissimi.
Inutile dirvi quanta gente c'era e quanto fosse rischioso girare tra quelle pile di piatti alte come me, ma ,alla fine, sono riuscita ad accaparrarmi alcuni piatti veramente belli (uno lo vedete nel post di oggi!).
Sono rimasta ancora più entusiasta nello scoprire che rimarrà lì tutto il mese e, credo proprio, che mi rivedranno molto presto!
Ma ora passiamo a parlare di cucina vera e propria: precisamente di cinese!
Non so voi ma io sono una grande appassionata di cucina cinese e già da subito si potrebbero aprire molti dibattiti visto che c'è tipo e tipo di ristorante cinese: c'è quello da 10 euro sotto casa fino ad arrivare a ristoranti cinesi stellati (si, lo so che sembra strano).
In qualsiasi caso è una cucina che piace moltissimo, non particolarmente complicata e facile da riprodurre in casa.
Mia sorella dice che quel "sapore" da ristorante cinese è praticamente impossibile da ricreare e trovo che abbia ragione, ma si possono comunque ottenere dei piatti favolosi e homemade.
Piatto principe di questa cucina è il riso alla cantonese che ho già sperimentato diverse volte. Tralasciando la prima volta in cui mi era venuto un vero mazzappone colloso (Crozza insegna), dopo un po' sono riuscita a ottenere un risultato veramente ottimo.
L'ultima volta proprio ieri sera, dove ho fatto anche una piccola aggiunta di gamberetti.

Volete sapere la ricetta? Eccola qua :)

Ingredienti per 6 persone:
500 gr di riso basmati
500 gr di piselli surgelati
60 gr di gamberetti
3 etti di prosciutto cotto (una fetta tagliata spessa)
salsa di soia tre cucchiai
4 uova
1 cipolla

Iniziate facendo bollire i piselli in acqua calda per circa 5 minuti (è indicato sulla scatola).
Nel frattempo tagliate la fetta di prosciutto ottenendo dei cubetti (potete comprarli in scatola ma sono meno buoni) e tritate la cipolla.
Sbattete 4 uova con metà della cipolla tritata, mettete in una padella due cucchiai d'olio e fate una specie di frittata, rigirate continuamente l'uovo in modo da ottenere tanti pezzi.
Mettete poi l'uovo in un piatto piano e spezzettatelo con la forchetta in modo da ottenere delle "briciole" di frittata.
Quando i piselli avranno ultimato la cottura scolateli e teneteli da parte. Mettete su l'acqua per il riso basmati e, appena bolle, salatela e buttate il riso che dovrà cuocere circa 10 minuti.
Quando mancheranno due minuti dalla fine della cottura del riso, prendete un wok e metteteci due cucchiai d'olio, l'altra metà della cipolla, i piselli, il prosciutto e ,dopo poco, i gamberetti.
Scolate il riso e mettetelo nel wok, aggiungete subito la salsa di soia e girate bene, infine aggiungete l'uovo e date un'ultima girata.
Servitelo subito e ,se volete, metteteci ancora uno spruzzo di salsa di soia.


Buon appetito e buona cena cinese,
Valerie :)

lunedì 18 marzo 2013

W la semplicità!

Oggi ho voglia di parlare di semplicità.
Spesso non ci accorgiamo di alcune cose proprio perchè le diamo per scontate, quando scontate non lo sono affatto.
Una volta sono rimasta molto stupita da un sito di cucina ,piuttosto famoso, che aveva postato la ricetta degli spaghetti al burro e parmigiano.
Massì, uno pensa che sia talmente facile che tutti lo sappiano fare, ma spesso non è così.
Ecco perchè non trovo "scontato" dare la ricetta di una pasta al pomodoro fatta bene, di una marmellata gustosa o di un pan di Spagna fragrante.
Oggi, per fare il pieno di semplicità, vi propongo due ricette, una che è la base di moltissimi piatti e un'altra che è un fine pasto leggerissimo: la pasta brisè e una macedonia "sgrassante".
Della pasta brisè avevamo già parlato quando avevo postato la quiche e, credetemi, con la pasta fatta in casa, ha tutt'altro sapore.
La macedonia invece, è fatta con i miei frutti preferiti : i frutti rossi.
Condita in maniera golosa ma per nulla eccessiva, sarà un fine pasto ottimo se cercate qualcosa di leggero, o se no, un buon accompagnamento.
Oggi promuoviamo la qualità invece che la difficoltà, qualità delle materie prime che stanno alla base di queste due ricette.
Sono da poco diventata una socia dello Slow Food e, dopo aver avuto occasione di ascoltarne il presidente Carlo Petrini, sono più che mai affezionata all'idea di una cucina semplice e senza sprechi ma buona.

Pasta brisé. Ingredienti:
500 gr di farina OO
250 gr di burro
acqua q.b.
10 gr di sale

In una ciotola lavorate il burro morbido (tiratelo fuori dal frigo due orette prima) fino a renderlo una sorta di pomata.
Unitevi la farina e il sale e lavorate il composto per breve tempo, poi aggiungete acqua fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo (non ce ne vorrà molta).
Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigo per un'ora prima di utilizzarla.

Consigli utili: se con la vostra pasta volete realizzare una quiche avete due scelte di fronte a voi.
La prima, la più consigliabile, è quella di effettuare prima una "cottura bianca" di circa 10 minuti nel forno a 180 gradi. La cottura bianca consiste nell'infornare la vostra pasta, già stesa nella teglia, ricoperta da un foglio di carta forno e riempita di fagioli o di riso.
In questo modo avrete dato già una prima cottura alla pasta.
L'altra strada è quella di riempire subito la pasta con il composto (dopo averla bucherellata con una forchetta) e infornare subito. Certamente più veloce ma la ricetta non vi darà il 100 percento.
Ci sono poi innumerevoli varianti a seconda della farina che utilizzerete, ricordatevi però, di non superare mai il 50 percento dell'altra farina, la metà dovrà sempre essere di farina 00.

Macedonia di frutti rossi. Ingredienti:
1 cestino di lamponi
1 cestino di mirtilli
1 cestino di fragole
1 cestino di ribes
2 cucchiai di zucchero
il succo di 1 limone


Lavate la frutta sotto l'acqua corrente fredda, asciugatela e tagliate le fragole a tocchetti.
Spremete il succo di un limone (solo mezzo se la vostra quantità di frutta è minore) e aggiungetevi lo zucchero, assaggiate e irrorate la frutta con lo sciroppo preparato.
Servite da solo in piccole coppette o accompagnato da del gelato alla crema o allo yogurt.
Questa ricetta, in questo momento, ve la propongo con i frutti rossi ma ricordatevi di utilizzare frutta di stagione :)

La mia sezione "semplicità" per oggi è conclusa ma non mancherò, altre volte, di riproporre qualcosa di davvero facile, così, se vi capiterà di aprire il frigo e vedere solo due ingredienti sul ripiano, forse, saprete come utilizzarli.
Buon appetito,
Valerie :)


domenica 17 marzo 2013

Pizza, pizza e ancora pizza!

Buona domenica a tutti :)
Il bel tempo è durato poco e oggi la neve ha ricominciato a scendere.
Malgrado ciò, la domenica è sempre la domenica, una bella occasione per stare a casa a poltrire e a cucinare.
Oggi però, mantengo una promessa e posto la ricetta della pizza che, Venerdì, ha entusiasmato tutta la famiglia.

Stavolta ho deciso di condirne una con i wurstel e, un'altra, con il prosciutto cotto, ma questo è a vostra discrezione, c'è solo l'imbarazzo della scelta!
L'importante è realizzare un buon impasto che non la faccia diventare troppo "focacciosa", come spesso accade con la pizza fatta in casa.



Ingredienti:
250 gr di farina tipo 0
250 gr di farina tipo 00
25 gr di lievito di birra in polvere (o 15 di fresco)
3 cucchiai abbondanti d'olio + 3 per il pomodoro
10 gr di zucchero
15 gr di sale
acqua 300 ml circa
mozzarelle 2 da 125 gr
1 etto di prosciutto cotto
3 wurstel grandi o 5 piccoli
600 ml di passata di pomodoro
origano q.b.

Iniziate la preparazione della pasta per la pizza ponendo in una ciotola le due farine con il lievito (se è fresco scioglietelo prima in acqua) e formando la classica fontana.
Sciogliere il sale in un po' d'acqua tiepida e, a parte, anche lo zucchero; versare il tutto nella fontana e aggiungere l'olio.
Iniziate a impastare aggiungendo acqua poco a poco, fino a ottenere un impasto liscio ed elastico ma consistente, vi consiglio, per impastare, di trasferirvi su di una spianatoia.
Ponete poi la vostra "palla" in una ciotola spolverizzata di farina e ricopritela con un canovaccio.
Preriscaldate il forno per qualche minuto in modo che diventi solo tiepido e infilateci l'impasto, otterrete una lievitazione perfetta.
Dopo circa un'ora e mezza avrà raddoppiato di volume, rimpastatelo velocemente e tagliatelo in due parti.
Ungete due teglie d'olio e iniziate a stendere la pizza a mano, schiacciandola con i polpastrelli, partendo dal centro e facendola piuttosto sottile.
Quando avrete finito, passateci il mattarello per uniformarla.
Prendete ora la passata di pomodoro e aggiungeteci 3 cucchiai d'olio e dell'origano, mettetene due mestoli per ciascuna pizza e distribuiteli bene, fate attenzione a non esagerare.
Spezzettate la mozzarella e cospargetela sulla pizza, completate con i wurstel e il prosciutto.
Infornate a 200 gradi per circa 15/ 20 minuti.


Buona pizza!
Valerie :)


venerdì 15 marzo 2013

Caramello e cioccolato, semplicemente bonet!

Cosa c'è di meglio che svegliarsi e vedere il sole alle sette del mattino?
Oggi il mio risveglio è stato più dolce grazie ai raggi che filtravano dalla finestra, mostrandomi che la primavera si sta davvero avvicinando.
Inoltre oggi è Venerdì e ci avviciniamo al weekend, momento di riposo per tutti noi (o almeno spero).
Per me questo è uno dei giorni più belli della settimana, pregusto già il programma del Sabato e la sveglia tardi della Domenica ma, sopratutto, è ufficialmente il giorno della pizza a casa mia.
Quando siamo tutti pieni di impegni fino al collo, ahimè, la prendiamo da asporto ma, quando ho tempo, mi piace farla con le mie mani, aspettando l'ora e mezza di lievitazione e condendola come più mi (e ci) piace.
Visto che oggi è proprio uno di quei fortunati Venerdì in cui sono riuscita a impastare, presto vi proporrò la ricetta della pizza (con tanto di foto, speriamo che stasera venga bene!).
Per oggi invece ho in mente la ricetta di un dolce, tipicamente piemontese e buonissimo: il bonet!
Mi sto rendendo conto di stare privilegiando un po' più i dolci su questo blog ma alla gola non si comanda, inoltre questo bonet è un po' più "leggero" con meno uova e un sapore favoloso, parola di mia mamma (la ricetta è sua infatti!).


Ingredienti:
4 uova
125 gr di zucchero
3 cucchiai di cacao amaro
20 amaretti piccoli secchi
6 dl di latte
1 bicchierino di rhum
1 cucchiaio di acqua
3 cucchiai di zucchero

Per prima cosa mettere in una ciotola abbastanza capiente le uova con lo zucchero, sbatterle bene con una frusta a mano.
Aggiungere 3 cucchiai di cacao amaro, il latte, il rhum e gli amaretti interi.
Lasciare ammollare 5-10 minuti, dopodiché spezzettarli con le mani, semplicemente schiacciandoli.
Con un minipimer ad immersione frullare il tutto in modo da eliminare i grumi di amaretto.
Passiamo ora al caramello. Direttamente nello stampo da plumcake (se è in metallo antiaderente, se no fatelo in una padella) mettete lo zucchero e l'acqua su un fuoco piccolo e lasciatelo imbiondire muovendo la pentola di tanto in tanto.
Quando avrà assunto un colore dorato (poco più chiaro della Coca Cola) spegnete il fuoco, distribuitelo bene nello stampo e lasciatelo lì in modo che si solidifichi (ci vorrà giusto qualche minuto).
Immergete il vostro stampo dentro una pirofila e riempite quest'ultima per tre quarti d'acqua fredda.
Infine mettete il bonet nello stampo da plumcake e infornatelo a forno caldo a 160 gradi per un'ora e  un quarto circa (le cotture a bagnomaria dipendono molto dal vostro forno, se è la prima volta che lo fate partite da una temperatura abbastanza bassa).
Sfornatelo e fatelo raffreddare, dopodiché staccatelo dai bordi con un coltello e rovesciatelo attentamente sul piatto di portata. Fatelo raffreddare in frigo per almeno 5 ore, meglio se tutta la notte.


Come potete vedere nella foto, il caramello creerà lo strato più scuro sopra e anche un piccolo "sughetto" alquanto sfizioso.
Un piccolo accorgimento: fate attenzione che l'acqua, nel forno, non bolla mai, eviterete così i tipici bonet pieni di bolle :)
Buon appetito e buon weekend,
Valerie :)




mercoledì 13 marzo 2013

Quando c'è bisogno di verdure..

Ciao a tutti :)
Anche oggi mi riduco alle otto di sera per postare, queste giornate stanno diventando davvero tremende.
Spero sinceramente che le vostre siano migliori delle mie, in ogni caso c'è sempre la cucina che mi conforta e mi allevia ogni dispiacere.
Cucinare è staccarsi dal mondo per quella oretta e lasciare tutto fuori dalla cucina e dai nostri fornelli, cucinare è dimenticare i problemi e concentrarsi solo su un piatto, cucinare è rilassarsi.
Così, quando oltre a rilassarvi, avete bisogno di un piatto sostanzioso ma ricco di verdure vi corre in aiuto una bella torta salata.
Golosa si, completa si per via della presenza delle uova ma comunque ricca di verdure, ideale anche per i bambini (il tocco di pancetta farà dimenticare loro di tutte le verdure).
Dovrete perdonare le mie tremende foto di questa ricetta ma, quando mi sono ricordata di fotografarla, era già stata divorata per metà.
Ho cercato di salvare la situazione con un bello stampino a forma di cuore che è sempre una buona soluzione.


Torta salata di verdure
Ingredienti:
carota 1
melanzana 1
peperoni 1
zucchine 2
pancetta affumicata 100 gr
porro 1
panna 200 ml
uova 3
noce moscata 1 pizzico
sale e pepe q.b.
olio d'oliva q.b.
parmigiano grattugiato 100 gr
pasta brisè

Per iniziare tagliate a tocchetti tutte le verdure dopo averle pulite e lavate.
Mettete due cucchiai d'olio in una pentola e, appena si è scaldato, aggiungete tutte le verdure a parte il porro,  dopo 5 minuti aggiungete anche quest'ultimo e fate cuocere circa un quarto d'ora, aggiungendo un po' d'acqua se necessario.
A parte mettete un goccio d'olio in un'altra padella e rosolate la pancetta.
In una ciotola ponete la panna e le uova e con una frusta a mano sbattete i due ingredienti, aggiungete poi il pepe, il sale e la noce moscata, le verdure stufate (dopo averle fatte raffreddare un po') e la pancetta, mischiate bene, assaggiate e, se serve, aggiungete sale.
Tirate fuori dal frigo la pasta brisè, stendetela e ponetela sopra un foglio di carta forno.
Dopo averla messa in una pirofila, bucherellatela con una forchetta e riempitela con il composto, abbassate i bordi della pasta brisè e spennellate con un po' di latte (o con un albume).
Infornate a 180 gradi per 50 minuti.
Buon appetito,
Valerie :)j

martedì 12 marzo 2013

Morbidezza portami via!

Oggi mi riduco a scrivervi piuttosto tardi ma è stata una giornata tremenda.
Appena ho trovato un attimo libero sono fuggita in palestra per cercare di rimediare ai danni dell'Inghilterra e dopo essermi quasi accasciata sul tapis roulant sono tornata a casa per darmi alla pasta all'uovo.
Giovedì avrò l' "esaminazione" per la fine del corso di cucina che sto seguendo e una delle prove è proprio la pasta ripiena.
Purtroppo, nella giornata di oggi, preparare anche un ripieno mi era impossibile e quindi mi sono data a delle semplici tagliatelle. Le ho accompagnate con un sugo di vongole e gamberi ma, visto che ho già dato la ricetta sia del sugo che della pasta, oggi vi parlerò di una torta meravigliosamente morbida.
La ricetta è semplice, è quella di una torta di mele ma con un tocco in più.
Faccio torte di mele da sempre, così come mia mamma e così come mia nonna, e mi è capitato spesso che mi stancassero. Così ho fatto una ricerchina su internet e ho trovato questa torta di mele, meravigliosa, ottima da gustare e bellissima da vedere.

Credetemi, fetta dopo fetta, non riuscivo a smettere di mangiarla.
Provare per credere ;)
Ingredienti:
mele 2 grosse
farina manitoba 250 gr
burro 125 gr
sale 1 pizzico
latte 150 ml
zucchero di canna 3 cucchiai 
uova 3
limoni la scorza di uno
zucchero bianco 125 gr
lievito chimico 1 bustina piccola
vanillina 1 bustina
zucchero a velo q.b.

Tirare il burro fuori dal frigo due ore prima di iniziare la torta. Sbattere il burro con le uova, lo zucchero bianco e il pizzico di sale fino a ottenere un composto omogeneo.
Mescolare la farina con il lievito e la vanillina, setacciarli, unendoli poco a poco al composto.
Aggiungere poi il latte sempre poco a poco e, infine, la scorza grattugiata del limone.
Imburrate e infarinate una tortiera a cerniera e versateci il composto.
Occupiamoci ora delle mele: sbucciatele e privatele del torsolo con l'apposito strumento.
Tagliate a metà la mela e ricavate tante fette non troppo sottili e, possibilmente, tutte di ugual spessore.
Iniziate a disporle a raggio partendo dal bordo della tortiera, formate un raggio di mele e, nello spazio che vi sarà rimasto nel centro, un altro cerchio.
Avrete formato due cerchi, l'uno dentro l'altro.
Spolverizzate con zucchero di canna e infornate a 180 gradi per 55 minuti.
Sfornate, fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.


Buona merenda,
Valerie :)





lunedì 11 marzo 2013

Tornare, con morbidezza

Eccomi qua, di nuovo in Italia, di nuovo sul mio blog.
Ho avvertito molto quest'assenza di una settimana, non solo per non aver pubblicato niente, ma anche per non aver potuto stare tra i fornelli per sette giorni.
Malgrado questo, è stata una vacanza fenomenale, Londra non ha deluso le mie aspettative (come potrebbe?) e sono stati anche interessanti gli spunti culinari che ho appreso.
Oltre ad aver finalmente capito cos'è uno Yorkshire Pudding (che proverò a fare!), ho avuto l'occasione di parlare con degli inglesi di cucina e sono rimasta davvero allibita da quanto poco conoscano la materia.
Molti non mi hanno saputo dire più di due o tre piatti tipici malgrado abbiano anche loro qualche cavallo di battaglia, pur non essendo famosi per il loro cibo.
In questa vacanza insomma, ho scoperto molte cose: che il porridge non è affatto una "schifezza" se fatto bene, che gli inglesi non temono affatto freddo e pioggia, che Londra è una città immensa ma che mantiene comunque un grande calore, un calore che ti fa sentire a "casa".
Ovviamente di calore vero non se ne parla poichè il cielo è più grigio che mai ma anche questo fa parte della poesia.

In questo meraviglioso paese ho assaggiato un po' tutto, dallo street food al cibo orientale e, per questi otto giorni, non mi sono mancati neanche troppo i piatti italiani.
L'unico di cui ho veramente avvertito la mancanza è stato il pane, il nostro pane, morbido, fragrante, a volte fatto in casa, a volte comprato appena sfornato.
Proprio per questo la mia ricetta di oggi verte sul pane: pane in cassetta per l'esattezza.
Amo il pane in cassetta da prima di appassionarmi alla cucina ma, da quando ho scoperto la meraviglia di impastare, non posso starne senza.

Tostato, con burro e marmellata è la morte sua, lasciatemelo dire.
Eccovi, dunque, la ricetta.
Ingredienti:
500 gr di farina manitoba
150 gr di latte
35 gr di burro
una bustina di lievito di birra (circa 20 gr)
10 gr di sale
10 gr di zucchero
acqua q.b.

Prendete una ciotola e poneteci la farina, lo zucchero, il sale, il lievito (sciolto in un po' di latte se è fresco) il burro sciolto e iniziate a impastare aggiungendo un po' d'acqua fino a ottenere un impasto liscio ed elastico.
Copritelo con un panno lievemente umido e mettetelo a lievitare in un posto tiepido per circa un'ora e mezza/ due.
Trascorso questo tempo, prendete uno stampo da plumcake, imburratelo e infarinatelo.
Riimpastate brevemente l'impasto e dategli una forma allungata, ponetelo nello stampo e infornate per 40 minuti a 200 gradi.
Se dopo mezz'oretta notate che si sta scurendo troppo (a me è successo!) tiratelo fuori e copritelo con un foglio di alluminio.
Sfornatelo e fatelo raffreddare.
Ottimo!

Alla prossima ricetta (possibilmente very british),
Valerie :)

venerdì 1 marzo 2013

Direttamente da New York: il Cheesecake!

Oggi è stata una giornata veramente difficile e lunga, estremamente lunga.
Devo dire che, però, arrivare a casa ed essere accolti da una fetta di torta ha migliorato il tutto.
Quando la tua passione si riflette in una cosa classica e semplice, come la cucina, può davvero bastarti poco per cambiare la giornata in meglio e il cheesecake alle fragole è uno di quei sapori che possono davvero migliorarti un pomeriggio.
Questa torta rappresenta l'America, con la sua grassezza (leggera non è, quindi se siete a dieta cambiate pagina) e con il suo sapore deciso ma dolce (in America tutto è dolcissimo)!
L'ho fatta ieri e l'ho lasciata in frigo a riposare un'intera notte, il risultato è stato paradisiaco, e non sto esagerando.

Come promesso, ecco la ricetta:
Ingredienti
2 cucchiai di zucchero di canna
150 gr di burro 
biscotti Digestive 250 gr
vanillina 2 bustine
panna fresca 200 ml
succo di mezzo limone
zucchero bianco 100 gr
uova due + 1 tuorlo
650 gr di Philadelphia 
fecola di patate 20 gr
zucchero a velo due cucchiai
mezzo vasetto di yogurt bianco
1 cestino di fragole

Bene, iniziamo la preparazione!
Si parte dalla base quindi prendete i vostri biscotti (i Digestive sono i migliori per questo lavoro) e frullateli in un mixer,  a parte fate sciogliere il burro.
Unite ai biscotti tritati finemente lo zucchero e il burro sciolto, amalgamate il tutto.
Foderate con precisione una tortiera a cerchio apribile (io prendo le misure esatte sia della base che del bordo e li fodero separatamente) e versateci il composto di biscotti, livellandolo con un cucchiaio.
Mettetelo in freezer 30 minuti, nel frattempo, accendete il forno a 180 gradi e preparatevi per fare la crema.
Sbattete le uova con lo zucchero bianco e la vanillina, quando sarà ben amalgamato, aggiungete il formaggio Philadelphia e sbattete con uno sbattitore fino ad eliminare tutti i grumi.
Aggiungete ora la fecola di patate setacciata, il succo di mezzo limone, un pizzico di sale e 100 ml di panna liquida.
Continuate a sbattere. Quando sarà trascorsa mezz'ora tirate fuori la tortiera dal freezer e versateci il composto. Mettete la torta nel forno a 180 gradi per 30 minuti, trascorsi i quali la tirerete fuori e la coprirete con un foglio di alluminio per poi rimetterla in forno a 160 gradi per un'altra mezz'ora.
Passata la mezz'ora sfornate la torta e lasciatela raffreddare.
Montate 100 ml di panna fresca con due cucchiai di zucchero a velo, quando sarà ben montata, aggiungete lo yogurt e girate bene.
Quando la torta sarà ben fredda (vi conviene aspettare un'ora buona per fare in modo che non vi si sciolga la copertura) spalmatecela sopra e completate con delle rondelle di fragola.
Volendo potete frullarne qualcuna ed aggiungerla subito al composto di panna e yogurt.
Mettete subito la torta in frigo per almeno 6 ore e conservatela sempre al fresco debitamente coperta.


Buonissima e molto fresca!


Buona merenda,
Valerie :)