giovedì 19 dicembre 2013

Prepariamoci al Natale: pasticcio di carne

Pronti, prontissimi.
A cosa? Ma al Natale ovviamente! Il conto alla rovescia è ormai iniziato da un po' e solo sei giorni ci separano dal fatidico 25 Dicembre.
Si, probabilmente appaio un po' su di giri  ma sapete bene quanto io ami il Natale!
Il lavoro pre-natalizio per me è tutto meno che finito: come ogni anno, passerò le feste in Umbria (nella casa dei miei nonni) e lì potrò preparare albero, presepe e luci soltanto il giorno della Vigilia.
Giusto come se cucinare non fosse già piuttosto impegnativo!
Ovviamente ad aiutarmi ci sarà tutta la mia famiglia ma in questo periodo dell'anno vengo presa dalla foga di partecipare ad ogni dettaglio visto che ogni momento mi sembra prezioso.
Comunque, la cosa che più mi premeva, il menù natalizio, è stato visto, rivisto e, finalmente, stilato.
Dopo averci tanto pensato ho scelto un ingrediente classico quanto delizioso: il cappone. Come lo utilizzerò? In maniera un po' particolare ma di questo ne parleremo più avanti.
Purtroppo in Umbria non disporrò di Internet ma, appena tornata, condividerò con voi il mio pranzo e sono già curiosa di sapere cosa ne penserete.
Quindi, per prepararsi ai due giorni di intensa cucina rappresentati dal 24 e 25 dicembre, sto cucinando molto anche ora, finalmente libera da impegni scolastici.
Il piatto che oggi vi propongo è stato il mio main dish del pranzo di Domenica: un pasticcio di carne mooolto coreografico ;)


Pasticcio di carne


Ingredienti per il ragù:                 Ingredienti per la besciamella:
                                                                                 
2 foglie di alloro                       50 gr di burro
1 litro di brodo vegetale                50 gr di farina
40 gr di burro                           600 ml di latte
800 gr di carne bovina macinata          1 pizzico di noce moscata
1 carota grande                          sale q.b.
1 cipolla
100 gr di pancetta                       Ingredienti per il "purè" :
300 gr di piselli                        80 gr di burro
140 gr di passata di pomodoro            120 ml di latte
1 rametto di rosmarino                   900 gr di patate
2 gambi di sedano                        2 tuorli
1 bicchiere di vino rosso                sale e pepe q.b.
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Riempite una pentola di acqua e tuffateci dentro le patate con la buccia, fatele arrivare a bollore, salate e cuocete per circa 40 minuti (dipende dalle dimensioni delle patate).
Intanto tritate la cipolla, la carota, il sedano e fateli rosolare in un wok con tre cucchiai d'olio e il burro, quando il tutto sarà ben rosolato aggiungete la carne e la pancetta tagliata a listarelle.
Sgranate la carne con una forchetta e fatela rosolare fino a che non avrà cambiato colore; tritate il rosmarino e aggiungetelo insieme alle due foglie di alloro, sfumate con il vino rosso.
Lasciate evaporare il vino e aggiungete i piselli e la passata di pomodoro, mescolate bene e versate tre quarti del brodo.
Salate e fate cuocere per circa 40 minuti a fuoco basso.
Preparate poi la besciamella: in un pentolino mettete a scaldare il latte e in un altro fate sciogliere il burro a fuoco bassissimo.
Aggiungete la farina e mescolate subito con una frusta in modo che non si formino grumi, lasciate cuocere per due/tre minuti continuando a girare lentamente e poi iniziate ad aggiungere un po' di latte alla volta in modo che il composto si addensi gradualmente.
Quando avrete versato tutto il latte cuocete ancora per qualche minuto poi spegnete e aggiungete un po' di noce moscata grattugiata, aggiustate di sale e pepe. Coprite.
Quando le patate saranno cotte scolatele, sbucciatele e passatele al passaverdura.
Mettete la padella con le patate schiacciate sul fuoco molto basso e unite il latte girando con forza con un mestolo di legno (attenzione agli schizzi!), spegnete.
Aggiungete il burro e fatelo sciogliere, amalgamate bene e unite i tuorli, girate ancora.
Aggiustate di sale e pepe e mettete da parte.
In una grossa pirofila disponete per primo tutto il ragù livellandolo bene, dopo versate la besciamella sul ragù e disponete bene anche quest'ultima.
Mettete il purè di patate dentro una sac à poche con bocchetta a stella e decorate la superficie del piatto ricoprendolo interamente.
Infornate a 200 gradi (180 se ventilato) per 35 minuti, accendete il grill per gli ultimi minuti in modo che le patate si dorino bene.
Una volta pronto lasciatelo riposare per un quarto d'ora prima di servirlo.



Purtroppo non mi è stato possibile fare delle foto dell'interno del piatto vista la difficoltà nell'ottenere delle fette regolari, comunque vi assicuro che l'alternanza dei tre strati risulta davvero bella :)


Un bacio e buon weekend,
Valerie :)

giovedì 12 dicembre 2013

L'ora dei biscotti di Natale.

Buonasera a tutti!
Oggi vi scrivo dopo un piacevolissimo pomeriggio passato a cucinare e, precisamente, a impastare!
Stavolta però, niente pane, niente pizza ma.. biscotti!
Il periodo è davvero perfetto e, oserei dire, che dicembre necessita di biscotti caldi appena sfornati da decorare o, più semplicemente, da mangiare con una bella cioccolata calda.
Come tanti altri, anche io ho preparato l'albero l'8 dicembre, rimanendo fedele alla tradizione, ma solo oggi l'ho davvero terminato.
Non so se anche voi fate parte del fan club "biscotti a forma di omino", tanto inflazionati quanto deliziosi.
Io aspettavo già da qualche giorno di prepararli ma, tra una cosa e l'altra, ho rinviato fino ad oggi per poterli fare con tutta calma (e, lo ammetto, ascoltando in sottofondo le canzoni più natalizie che esistano!).
Appena ho finito di annodare cordini rosso brillante e di appenderli, mi sono precipitata al computer per condividere con voi questi morbidissimi biscotti!


Chi mi segue già da un po' saprà che non mi cimento mai in decorazioni con pasta di zucchero e, in generale, coloranti alimentari ma, ovviamente, questa base va bene per tutto ;)
E ora, divertiamoci!

Biscotti di Natale alla cannella

Ingredienti per circa 30 biscotti:
180 gr di zucchero di canna
55 gr di zucchero bianco
180 gr di burro
10 gr di cannella in polvero
mezzo cucchiaino scarso di zenzero
1 uovo
10 ml di latte
370 gr di farina 00
5 gr di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Ponete in una ciotola i due tipi di zuccheri, il burro morbido (tiratelo fuori qualche ora prima), la cannella, lo zenzero e il sale e c,on l'aiuto di un frullino elettrico, amalgamate bene il tutto.
A parte sbattete leggermente l'uovo e unitelo al composto, poi, continuando a mescolare, il latte.
Setacciate la farina con il lievito e unite anche quella al composto; per amalgamare usate un gancio da impasto (come quello che si utilizza per i lievitati salati).
Trasferite il composto su un piano infarinato e lavoratelo velocemente: dovrà risultare morbido e omogeneo.
Ponetelo in frigo, coperto da pellicola alimentare, per mezz'ora.
Preparate delle leccarde foderate di carta forno e accendete il forno a 180 gradi.
Trascorsa la mezz'ora strappate un foglio di carta forno e infarinatelo bene, poi prelevate un pezzo di impasto e stendetelo con un mattarello : non dovrà risultare troppo sottile ma, anzi, dovrà avere un certo spessore.
Ritagliate gli omini usando uno stampino e poneteli sulla leccarda.
Una volta che avrete finito l'impasto e avrete disposto i vostri omini sulle teglie cospargeteli con abbondante zucchero di canna che schiaccerete leggermente in modo che si "fissino" sulla pasta.
Infornate per circa 20 minuti facendo attenzione che non si scuriscano troppo, poi estraeteli dal forno e, immediatamente, effettuate il buchino che vi permetterà di appenderli al vostro albero.
Lasciateli raffreddare 10 minuti e poi spostateli delicatamente su una gratella in modo che possano indurirsi completamente.
Ora sono pronti per essere "infiocchettati" con un bel nastrino rosso! Vedrete, il vostro albero avrà davvero un tocco in più!




Questo è il mio alberino, spero vi piaccia!

Un bacione,
Valerie :)

domenica 1 dicembre 2013

Crostata di ricotta e mandaranci con mandaranci caramellati

Buona Domenica a tutti, cari lettori, spero che stiate passando una giornata davvero riposante :)
La mia Domenica è stata caratterizzata, come sempre, dalla cucina e da una particolare allegria che mi è stata donata dal paesaggio innevato che scorgo dalla mia finestra.
Per ora poca roba, ha fatto qualche fiocco ieri mattina, ma quanto basta per avere una spolverata di bianco sui tetti e sui giardini della città.
Diciamocelo, iniziare il mese di Dicembre con un po' di neve fa ben sperare per un bianco Natale che, per me, è davvero sinonimo di perfezione :)
Ovviamente, fa anche parecchio freddo ed è molto più piacevole osservare il paesaggio dalla finestra che uscire per una passeggiata ma, in fondo, la domenica è anche il giorno dell'ozio quindi nulla vieta di stare belli comodi sul divano e rinviare qualsiasi uscita.
Purtroppo per me, il trimestre scolastico sta per finire, il che vuol dire che mi aspetta un'altra settimana di fuoco tra prove e interrogazioni.
Pensare che dopo il 7 dicembre avrò un po' di respiro mi sembra quasi un miraggio al momento: la settimana passata è stata davvero un inferno, cucinare, e tanto meno postare è stato impossibile.
Quindi, per fortuna che esiste la Domenica!
L'unico giorno in cui, dopo una bella colazione, mi posso mettere ai fornelli con l'anima in pace e tirare fuori mattarelli, spianatoie e tutto ciò che serve per impastare.
Impastare cosa?
Beh, sicuramente della buona pasta fresca e poi un bel pane o un bel dolce!
Oggi proprio di dolci parliamo poiché vi voglio proporre la crostata che ho sfornato neanche tre ore fa (malgrado ciò non ne è rimasta nemmeno metà..) !
Visto che vuole essere un dolce da fine pasto ,e non da colazione, ho realizzato qualcosa di un po' particolare per riempire il classico guscio di pastafrolla, spero piacerà anche a voi :)

Crostata di ricotta e mandaranci con mandaranci caramellati



Ingredienti:
250 gr di farina 00
200 gr di ricotta di capra
125 gr di burro
75 gr di zucchero a velo
75 gr di zucchero semolato
50 ml di panna fresca
6 mandaranci 
4 uova (due tuorli e due uova intere)
1 pizzico di sale
150 gr di zucchero
70 ml di acqua

Per prima cosa preparate la pasta frolla: in un mixer ponete lo zucchero a velo, il burro freddo a tocchetti, 100 gr di farina, un pizzico di sale e  un uovo intero. Frullate per pochi secondi fino ad ottenere un composto molto morbido e appiccicoso.
Su una spianatoia (o un tagliere) ponete la restante farina a fontana, aggiungete i due tuorli e il composto che avete passato al mixer: impastate bene aggiungendo poca farina se serve.
Cercate di essere veloci per non surriscaldare troppo il burro; alla fine otterrete un panetto morbido e omogeneo: avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigo.
In una ciotola ponete la ricotta di capra, l'altro uovo intero, lo zucchero semolato e la panna: con una frusta amalgamate il tutto fino ad avere un composto liscio e omogeneo.
Sbucciate 4 mandaranci ed eliminate eventuali semi e  filamenti bianchi in eccesso, aggiungeteli al composto (se sono spicchi troppo grossi potete tagliarli a metà) e mescolate.
Stendete la pasta frolla sui 5 mm di spessore; io vi consiglio di farlo su un foglio di carta forno infarinato così potrete passare subito alla teglia.
Ritagliate dalla pasta un cerchio di 27/28 cm di diametro ( per una tortiera di 24 cm) e ponetelo all'interno di una tortiera a cerchio apribile, bucherellate l'impasto con una forchetta e distribuite il composto di ricotta livellandolo con una spatola.
Tirate giù i bordi della crostata con una forchetta, in modo da lasciare il classico disegno frastagliato, e infornate a 180 gradi per 45 minuti (160 se ventilato).
Quando sarà pronta estraetela dalla tortiera e lasciate raffreddare, nel frattempo preparate il caramello.
Ponete lo zucchero e l'acqua insieme in un pentolino con la fiamma piuttosto vivace; non toccate mai il caramello con un mestolo di legno o di metallo ma distribuite l'acqua in modo omogeneo facendo ruotare la pentola con le mani.

Quando il caramello diventerà biondo aggiungete gli spicchi degli altri due mandaranci (già privati di eventuali semi e filamenti bianchi) e fatelo scurire ancora (dovrà essere un po' più chiaro della coca cola, per intenderci).
Per ricoprire di caramello gli spicchi di mandarancio aiutatevi sempre muovendo la padella con le mani.
Quando il caramello sarà pronto spegnete la fiamma e adagiate gli spicchi su un foglio di carta forno, potete anche creare qualche filo di caramello per abbellire la vostra torta.
Fate quest'operazione velocemente in modo che il caramello non abbia tempo di indurirsi.
Prendete ora la vostra torta, che avrete sistemato in un piatto di portata, e distribuite gli spicchi in modo omogeneo, tralasciando i bordi di pasta frolla.
Infine, spolverate di zucchero a velo i bordi e servite.


Con questo dolce partecipo al contest di "le cosine buone", sui dolci domenicali!

Buon appetito e buona Domenica,
Valerie :)

martedì 19 novembre 2013

Cous cous con gamberi e pesto di agrumi.

Oggi, mentre scrivo, sento che la stagione fredda è davvero arrivata.
Non tanto per le temperature, piuttosto "alte" per essere il 19 novembre, ma per le giornate sempre più uggiose dove il sole è ormai un ricordo, il buio alle cinque di pomeriggio e la stanchezza che si fa sentire già a metà pomeriggio.
In realtà credo che l'inverno, vissuto in altro modo, sarebbe davvero un bel periodo, in cui godersi più la casa o una cioccolata calda ma, purtroppo, gli impegni non differiscono molto dal resto dell'anno e quando si ha una giornata frenetica il freddo non aiuta affatto.
Per fortuna, tra poco arriverà dicembre che posso riassumere in una sola parola: Natale.
Si, lo so, è presto per parlarne, al fatidico 8 dicembre manca ancora qualche tempo però le luci appese per la città, i negozi di giocattoli pieni di finti babbo natale e i primi pensieri ai regali (da fare e da ricevere) contribuiscono a dare inizio all'atmosfera natalizia.
Già inizio a studiare il menù del 25 dicembre e a pensare a come rendere speciale l'albero di quest'anno e, per quanto possa sembrare un po' pazza, la cosa riesce a sollevarmi anche nelle giornate no.
Quindi, in attesa di una carrellata di ricette estremamente natalizie, accontentavi di un piatto niente male che ho preparato per la cena di ieri e che ha lasciato tutti entusiasti!
La ricetta la trovate anche su Sale&Pepe di questo mese e la cuoca è Chiara Maci (tutte conoscerete il suo blog!), io, che non amo il troppo agrumato, ho un po' modificato la ricetta ma, bando alle ciance, ecco gli ingredienti :)

Cous cous con gamberi e pesto di agrumi.


Ingredienti per 4 persone:
2 arance
350 gr di cous cous
430 ml di acqua
120 gr di mandorle spellate e tostate
50 gr di pistacchi 
mezzo cucchiaio di senape
un mazzetto di basilico
olio ligure e.v.o. 5 cucchiai
20 gamberi
mezzo cucchiaio di capperi sotto sale

Portate ad ebollizione l'acqua con un po' di sale grosso e ponete il cous cous dentro una capiente ciotola.
Quando l'acqua starà bollendo versatela sopra il cous cous e coprite con un piatto; dopo 5 minuti scoprite e sgranate il cous cous con una forchetta.
Preparate ora il pesto: sbucciate a vivo le arance, tagliatele a cubotti e mettetele dentro al mixer, unite le mandorle, i pistacchi, il basilico, la senape, l'olio, i capperi (dopo averli sciacquati attentamente per eliminare il sale) e un pizzico di sale: frullate il tutto andando a "intermittenza" con il mixer in modo da non ossidare il basilico.
Assaggiate e regolate di sale.
Ungete una padella con un filo d'olio e fateci scottare i gamberi già sgusciati per due/tre minuti.
Riprendete il cous cous e conditelo con il pesto, aggiungete i gamberi e condite ancora con un filo d'olio, mescolate bene e servite tiepido.


Buon appetito,
Valerie :)

giovedì 7 novembre 2013

Calamari ripieni all'Andalusa.

Halloween è passato, il famigerato ponte è passato e così anche quella minima aria di festa che si era creata.
Spero che anche voi abbiate passato quei tre giorni di vacanza con tanta allegria (a discapito della festività così triste!) e cucinando molti dolcetti horror.
Per me è stato un weekend devastante, presa dalla foga e dal desiderio di vacanze mi sono comportata come se fosse Natale, dimenticandomi completamente che i miei giorni di "libertà" erano solo tre!
Così quando il weekend è finito ed è arrivato il fatidico lunedì mi sono ritrovata piena di compiti e interrogazioni senza aver aperto un libro!
Come potete immaginare, ora sono davvero sommersa dagli arretrati e mi pento quasi di aver "festeggiato" troppo.
Posso almeno dire che ne è valsa la pena, tra le tante cose (quante se ne possono fare in tre giorni??) ho rincontrato le italiane conosciute a Bristol, durante l'estate.
In quel breve viaggio di due ore che separa la mia città da Milano ho avuto tempo di pensare a quanto sia meraviglioso viaggiare, ovunque tu debba andare.
Personalmente non credo che sia importante avere mete strabilianti, non credo sia necessario prendere un aereo per New York per sentirsi viaggiatori, persino un viaggio in treno che ti porterà in una città d'Italia può essere una stupenda esperienza.
Pensare a tutti gli itinerari possibili, ascoltando la musica e guardando fuori dal finestrino ha fatto accrescere in me la voglia di partire il più presto possibile: risultato molto poetico ma ben poco attuabile.
Quindi, una volta rientrata a casa e riportata bruscamente alla realtà, sono tornata nella mia cucina, l'unico luogo in cui è sempre possibile sognare.

Calamari ripieni all'Andalusa.


Ingredienti per 4 persone:
4 calamari grossi
1 cipolla media
2 carote
1 bustina di zafferano
2 pomodori ramati maturi
4 cucchiai di pangrattato
una manciata di prezzemolo tritato
olio e.v.o. q.b.
uova 2
sale e pepe q.b.

Iniziate la preparazione dei vostri calamari tritando finemente la cipolla, tagliate a cubetti piuttosto piccoli anche la carota e mettete da parte.
Pulite i calamari togliendo la pelle e il dente interno, eliminate l'occhio dal ciuffo e lavate tutto sotto l'acqua corrente.
Con l'aiuto di un coltello affilato staccate le alette laterali dal corpo del calamaro.
Ponete i calamari in una ciotola con acqua fredda e lasciate da parte.
Tritate le alette con i ciuffi; mettete una padella sul fuoco con 4 cucchiai di olio, lasciatelo scaldare un po' e poi fate imbiondire mezza cipolla.
Dopo qualche minuto aggiungete metà delle carote e dopo 5 minuti i calamari tritati.
Intanto in un pentolino pieno d'acqua fate bollire un uovo con un goccio di aceto bianco per otto minuti, toglietelo dal fuoco e immergetelo nell'acqua fredda, quando si sarà freddato, sgusciatelo e tritatelo.
In una ciotola capiente ponete il pangrattato, l'uovo sodo, e la padellata di calamari e verdura.
Amalgamate il tutto con un uovo sbattuto, un goccio d'olio e una spruzzata di prezzemolo tritato.
Con questo trito riempirete i corpi dei calamari dopo averli scolati dall'acqua e asciugati.
Farciteli con le mani o con un cucchiaino, poi chiudeteli con uno stuzzicadente.
In una padella fate scaldare 4 cucchiai d'olio, aggiungete l'altra metà della cipolla, le carote e dopo qualche minuto i pomodori tagliati a dadini.
Irrorate il tutto con mezzo bicchiere d'acqua in cui avrete sciolto lo zafferano e unite i calamari.
Chiudete con il coperchio e fate cuocere una mezz'ora a fuoco medio controllando spesso che il sugo non asciughi troppo,se dovesse accadere, bagnate con un poco d'acqua.
Servite ben caldo accompagnato da una padellata di verdure.


Buon appetito,
Valerie :)

mercoledì 30 ottobre 2013

Un piatto autunnale. Maccheroni siciliani zucca e funghi.

Questo autunno non sembra davvero voler arrivare e mentre fuori le temperature rimangono alte io sono riuscita, come al solito, ad ammalarmi.
Un'odiosa febbre piuttosto alta che mi ha costretto a casa per tre giorni mentre tutti gli altri si godevano il clima mite per fare delle belle passeggiate e godersi l'ultimo "caldo".
Tutto ciò ha fatto si che questa settimana sia stata poco interessante dal punto di vista culinario: brodini, patate lesse e prosciutto cotto hanno caratterizzato i miei scarsi pasti.
Oggi finalmente ho rimesso il naso fuori casa e sono tornata, felice come una pasqua, a fare le solite cose (che non mi sono mai sembrate così belle..!) e, ovviamente, sono anche tornata ai fornelli.
Lo saprete già, domani è Halloween, una festa ben poco sentita da noi ma che si presta moltissimo in cucina per dolci, torte e decorazioni, specialmente per i più piccoli :)
Io vi propongo una pasta sfiziosa che come unico richiamo ad Halloween ha la zucca, l'ortaggio simbolo di questa festività.

Maccheroni siciliani con crema di zucca e funghi


Ingredienti:
polpa di zucca 500 gr
vino bianco 1 bicchiere
funghi porcini 300 gr
4 etti di maccheroni siciliani freschi
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio abbondante di stracchino
100 ml di panna fresca
1 ciuffo di prezzemolo
parmigiano per mantecare
50 ml di latte
olio q.b.
1 cipolla bianca

Iniziate pulendo la zucca, lavatela ed eliminate la buccia con l'aiuto di un grosso coltello da cucina (è piuttosto dura) poi tagliatela a cubetti.
Tritate finemente la cipolla e mettetene metà a rosolare in una padella con due cucchiai d'olio, fatela appassire per qualche minuto e poi unite 3/4 della zucca a cubetti.
Fatela rosolare qualche minuto e poi sfumate con il vino bianco, quando il vino sarà evaporato salate e pepate e abbassate la fiamma mantenendola media.
Proseguite la cottura per un quarto d'ora/ venti minuti aggiungendo poca acqua se serve.
Pulite i funghi e tagliate anch'essi a cubetti, in una padella scaldate tre cucchiai d'olio e fateci appassire l'altra metà della cipolla, aggiungete la zucca e i funghi e fate rosolare qualche minuto.
Bagnate con il latte e abbassate la fiamma,salate, pepate e anche qui fate cuocere per 20 minuti abbondanti finché funghi e zucca non risulteranno teneri.
Ponete in un mixer lo stracchino e la panna aggiungete la zucca che avevate cotto per prima e frullate creando una crema (quasi una vellutata), aggiungete un poco di acqua se dovesse risultare troppo densa.
Regolate di sale e di pepe.
Cuocete la pasta, scolatela e fatela saltare con i funghi e la zucca, aggiungete la crema di zucca e amalgamate, in ultimo unite il prezzemolo tritato e un poco di parmigiano grattugiato.
Amalgamate bene e servite ben caldo!





Buon Halloween a tutti,
Valerie :)


lunedì 21 ottobre 2013

Un dolce compleanno

Buon inizio di settimana a tutti voi cari lettori!
Ogni lunedì è sempre un po' tragico ma, quando si arriva a fine giornata, si ha già ingranato la marcia per arrivare al weekend successivo.
So che vi potrei sembrare eccessivamente tragica ma essere uscita da tre ore e mezza di prima guerra mondiale non aiuta particolarmente!
Per fortuna, a libri chiusi, posso rilassarmi e parlare di cose più piacevoli come.. i dolci!
In fondo cosa c'è di più piacevole di una bella fetta di torta cioccolatosa?
La torta che vi propongo l'ho realizzata per il compleanno della mia mamma che cade proprio oggi!
L'aspetto urla "cioccolato!" a gran voce e il sapore non è da meno..
Certo, la leggerezza non è il suo forte però è perfetta per festeggiare e si presta a una bella tavolata in modo che ognuno abbia la propria fetta e non rischi di abbuffarsi: troppi "bis" di questa torta potrebbero avere effetti negativi sulla bilancia ma ,una bella fetta a fine pasto, avrà effetti positivi sul vostro umore ;)
 Io non sono molto incline né molto brava nei decori in pasta di zucchero ma nulla vieta di utilizzarla per ricoprire la torta!
In quel caso vi basterà mettere meno glassa al cioccolato: si sa, il troppo stroppia ;)

Mud cake ricoperta


Ingredienti per la torta base:
Farina 220 gr
Zucchero 250 gr
Uova 3
Burro 250 gr
Cacao in polvere 30 gr
Orzo 1 cucchiaio scarso
Cioccolato fondente 200 gr
Panna 100 ml
Limone mezzo
Lievito in polvere per dolci
Baccello di vaniglia 1

Ingredienti per la farcitura:
Mascarpone 200 gr
Philadelphia 200 gr
Zucchero a velo 40 gr

Ingredienti per la ganache:
220 gr di cioccolato fondente
160 ml di panna liquida
codette di cioccolato q.b.

Iniziate la preparazione di questa Mud Cake dalla base: una torta al cioccolato un po' speciale.
Per prima cosa fate sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, quando sarà sciolto aggiungete il burro a pezzetti e fate sciogliere anche questo.
Spegnete il fuoco e aggiungete i semi del baccello di vaniglia e il cucchiaio di orzo.
In una ciotola sbattete lo zucchero con le uova fino ad ottenere un composto spumoso poi aggiungete la panna in cui avrete spremuto il succo di mezzo limone (latticello).
Unite anche il cioccolato fuso e mescolate, infine setacciate la farina insieme al lievito e amalgamate il tutto con l'aiuto di delle fruste elettriche.
Foderate una tortiera a cerchio apribile oppure imburratela e infarinatela e versateci il composto.
Infornate a 160 gradi per 60 minuti.
Intanto preparate la farcitura: sbattete il mascarpone e il philadelphia insieme e poi unite lo zucchero a velo, continuate a sbattere fino a che non otterrete una crema piuttosto morbida.
Ponetela in frigo a rassodare.
Per la ganache sciogliete il cioccolato fondente a bagno maria, togliete dal fuoco e aggiungete poco alla volta la panna in modo che si assorba bene. Man mano che unite la panna fatela amalgamare al cioccolato continuando a girare con un mestolo. Ponete anche questa in frigo.
Quando la torta sarà cotta lasciatela raffreddare su di una gratella e poi tagliatela a metà: spalmate il primo disco con la farcia (siate abbondanti) e richiudete con il secondo disco premendo leggermente.
Ricoprite la torta con la ganache aiutandovi con una spatola: ricoprite bene i bordi e rifinite la parte superiore. Fate questa operazione tenendo la torta sulla gratella e ponendo sotto un foglio di carta forno, così non sporcherete la vostra superficie.
Se la ganache è abbastanza solida ponetela dentro una sac a poche con bocchetta liscia o stellata e formate dei piccoli ciuffetti sui bordi e uno più grosso in centro, se no riponetela in frigo per un altro po'.
Spolverizzate i ciuffetti con codette di cioccolato e mettete la torta in frigo a rassodare per almeno due ore.
Tiratela fuori dal frigo un'oretta prima di servire!




Buon appetito,
Valerie :)

mercoledì 16 ottobre 2013

Polpette croccanti di baccalà

Aprendo la pagina pulita e pronta per essere riempita di parole, mi sono improvvisamente resa conto che è più di una settimana che non scrivo.
Visto quanto è passato in fretta il tempo, a ripensarci, mi pare incredibile.
Effettivamente, ora che la scuola è iniziata al solito ritmo, ho cucinato ben poco in questi 7 giorni.
Il "merito" è stato anche di un viaggio fuori porta: destinazione Barcellona!
Una semi-vacanza della durata di un weekend che mi ha completamente distratto da qualsiasi altro impegno, visto che era davvero tanto che desideravo visitare questa città :)
Ma ora, la settimana è ricominciata, con i suoi ritmi e con la mia, sempre grande, voglia di cucinare.
Mentre nella mia mente si affollano varie idee per piatti fantastici ma super invernali, fuori il tempo è ancora accettabile, non eccessivamente freddo, e così (per il momento) sono costretta a ritardare polente e spezzatini..
Aspettando il giorno in cui mi sveglierò desiderando solo una bella tazza di cioccolata calda (il vero segno che la stagione fredda è iniziata), mi sono dedicata a qualche piatto che va bene sempre.
Un esempio? Queste croccantissime polpette di baccalà :)


Il baccalà è un alimento che mangio spesso e che si presta a tantissimi piatti differenti!
Certo, bisogna avere un po' di pazienza e dissalarlo per almeno due giorni, ma dopo avrete dei piatti squisiti!
Io, dopo averlo sperimentato con patate e olive, alla veneziana, o fritto (sempre buono!) ho deciso di cambiare un po', realizzando delle polpette fritte golosissime.
A casa mia si frigge ben poco (eccetto forse Carnevale) quindi, ogni tanto, un piccolo peccato di gola ci può stare.
Attenti a non farne troppe, una tira l'altra ;)

Polpette croccanti di baccalà


Ingredienti:
baccalà 750 gr
parmigiano reggiano 80 gr
uova 4 (2 per l'impasto e due per impanare)
pane in cassetta 5/6 fette
prezzemolo un ciuffo
sale e pepe q.b.
farina q.b.
pangrattato q.b.
olio di semi per friggere

Per iniziare questa ricetta dovrete disporre di un baccalà già dissalato, quindi dopo averlo comprato ponetelo in ammollo dentro una ciotola piena di acqua fredda per due giorni, cambiando l'acqua di tanto in tanto.
Lavate il pesce per l'ultima volta ed eliminate le spine con l'aiuto dell'apposita pinzetta (oppure aiutandovi con un coltello), dopodiché tagliatelo a pezzi ed eliminate la pelle che verrà via facilmente.
Ponete il pesce in un mixer e tritate per qualche secondo, senza esagerare.
Passate al mixer anche il pancarré dopo averne eliminato la crosta.
In una ciotola capiente mettete il pane, il merluzzo, il parmigiano grattugiato, due uova e il prezzemolo tritato al coltello.
Salate, pepate (non esagerate, il baccalà è già piuttosto salato di suo) e iniziate a impastare con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ci vorrà pochissimo per formare il panetto ma, per evitare di pasticciarlo troppo con le mani, potete aiutarvi con un mestolo di legno.
Sempre con le mani, formate delle palline poco più grandi di una noce e mettetele da parte.
Una volta finita quest'operazione dovreste avere circa 20/25 polpette a seconda delle dimensione.
Una per una passatela prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Friggete le polpette in abbondante olio di semi e scolatele su della carta assorbente, assaggiate prima di decidere se salare ancora.


Servite ben calde accompagnate da un insalatina o da delle verdure grigliate.

Bon appétit,
Valerie :)

domenica 6 ottobre 2013

Un merenda british: coconut cake

Buona domenica a tutti cari lettori :)
Per me questa è stata una settimana particolarmente impegnativa e ogni giorno in cui cercavo di ritagliarmi un momento per postare sfumava magicamente.
Ma alla fine eccomi qua, nel giorno della settimana più rilassante che ci sia: la Domenica.
Per noi appassionate della buona cucina Domenica è sinonimo di "svegliarsi presto e iniziare subito a preparare il pranzo" che, magari, sarà un po' più elaborato di quello di tutti gli altri giorni.
Oggi però, si fa un'eccezione!
Infatti oggi il nostro pranzo è stato in trasferta da amici quindi ho tutto il tempo per scrivervi.
In realtà, non chiedevo di meglio perché ero davvero ansiosa di proporvi una torta in cui mi sono cimentata pochi giorni fa.
Non si tratta di niente di complicato ma il risultato è decisamente scenografico e, una volta finita e glassata, mi è parso proprio di essere tornata per un istante in Inghilterra, dove torte di questo genere (ma anche mooolto più alte) erano in tutte le vetrine dei bar e ti invitavano magicamente a entrare e a gustarne una fetta insieme a un thé fumante.
La ricetta l'ho presa da un libro che questo mese trovate in allegato a Sale&Pepe, un piccolo quaderno di dolci molto british (effettivamente è la versione tradotta di una food writer irlandese).
Quindi se anche voi avete voglia di calarvi nell'atmosfera dell'autunno inglese, ecco a voi la ricetta :)

Coconut cake



Ingredienti:
75 gr di noce di cocco grattuggiata
175 gr di farina
mezza bustina di lievito
4 uova
175 gr di burro
175 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
250 gr di mascarpone
230 gr di zucchero a velo
lamelle di mandorle
cioccolato bianco a scaglie

Per prima cosa, tirate fuori il burro dal frigo una buona mezz'ora prima, dovrà diventare molto morbido.
Con l'aiuto di delle fruste elettriche sbattete il burro con lo zucchero fino a che non si saranno ben amalgamati.
Aggiungete ora le uova e poi unite la farina, il lievito e la vanillina setacciandoli assieme.
Sbattete bene il composto e, in ultimo aggiungete la farina di cocco, amalgamate.
Accendete il forno a 180 gradi, imburrate e infarinate una tortiera a cerchio apribile e versateci all'interno il composto.
Cuocete per circa 30/35 minuti, verificate la cottura con uno stuzzicandenti e fate raffreddare.
Nel frattempo preparate la farcia: sbattete il mascarpone con lo zucchero a velo fino a che non avrete una crema morbida e soffice, poi ponete in frigorifero per almeno mezz'ora.
Otterrete una specie di crema al burro un po' meno stucchevole.
Tagliate ora in due la vostra torta con l'aiuto di un coltello da pane o comunque piuttosto lungo e stendete un po' di crema (non esagerate) sul primo strato, richiudete con il secondo e iniziate a ricoprire la torta con la crema.
Una volta che la copertura sarà liscia e uniforme ricoprite i bordi della torta con le lamelle di mandorle premendole leggermente contro la crema in modo che rimangano ben "incollate".
Sulla parte superiore invece spolverizzate con abbondante cioccolato bianco a scaglie e riponete il tutto in frigorifero per mezz'ora prima di servire :)


Ne approfitto anche per ringraziare moltissimo Anita che mi ha donato questo premio :

Buona Domenica a tutti,
Valerie :)

venerdì 27 settembre 2013

Orecchiette al sugo di noci, benvenuto Autunno!

Pensavo che non fossero in molti ad amare l'autunno, pensavo che molti prediligessero o l'estate o l'inverno, sarà che ho sempre avuto intorno persone che non amano particolarmente le mezze stagioni e che, specialmente, non sopportano l'autunno.
Io, invece, lo adoro e, girando per tanti blog, ho notato che sono un folto gruppo le estimatrici di questa stagione a mio parere stupenda, per me è un po' la preparazione all'inverno: il cambio dell'armadio, le giornate che iniziano ad accorciarsi, le foglie per terra, il forno sempre acceso..
Piccole cose che rendono questi mesi meravigliosi.
In realtà, se mi chiedessero di scegliere una stagione, farei una fatica enorme e non credo riuscirei a trovare risposta.
Adoro tutte le stagioni e il loro alternarsi, tutte hanno qualcosa di positivo e di negativo e, quando viene il momento di cambiare, mi sembra sempre quello giusto.
Ecco perché mal sopporto alcune di queste giornate e metà strada tra l'estate e l'autunno: dentro di me c'è già una gran voglia di maglioni e polenta e invece mi ritrovo con il tipico tempo portatore di raffreddore e con piatti che oscillano tra il caldo e il freddo.
Per fortuna (e mi scuso con tutti coloro che stanno ancora rimpiangendo l'estate) , con l'inizio di ottobre, l'estate sarà solo un ricordo e qualcosa su cui fantasticare pensando all'anno che verrà.
Dentro di me sento davvero una gran trepidazione, una voglia di continuare questo autunno sulla scia della mia fantastica estate, e mi godo a pieno questa grande felicità (si sa che la ruota gira sempre, no?).
Persino la scuola e l'affollarsi di impegni che stanno via via costruendo la mia nuova routine non mi dispiacciono e non mi pesano, almeno per il momento!
Ma ora parliamo di cibo, argomento sul quale sono sempre molto attiva!
Ieri, ignorando la dieta, mi sono data alla pazza gioia impastando (quanto tempo era che non impastavo!?) una meravigliosa focaccia alla genovese e cucinando delle golosissime orecchiette al sugo di noci.
Dopo essermi fatta una bella scorpacciata di quest'ultime, verso le 9 ho sfornato la mia focaccia: fragrante, morbida ed oleosa al punto giusto!
Insomma alle nove e un quarto eravamo tutti in cucina a mangiare focaccia calda appena sfornata quasi come se ci fossimo dimenticati di aver già fatto cena.
Così, prima che me ne accorgessi, la focaccia è stata decimata così come le mie speranze di farne una foto decente!
Ma non temente, visto il successo, la rifarò presto e riuscirò a proporvela!
Per il momento, godetevi questo sugo di noci squisito :)


Orecchiette al sugo di noci.


Ingredienti per 4 persone:
400 gr di orecchiette
150 gr di mascarpone molto morbido
160 gr di gherigli di noce
parmigiano reggiano 50/60 gr
sale e pepe q.b.

Mettete sul fuoco l'acqua per la pasta come prima cosa.
Intanto sgusciate le noci e tritatele al coltello, in questo modo otterrete alcune parti molto fini e altre leggermente più grossolane (sarà una goduria sentirle sotto i denti).
Mescolate le noci al mascarpone e amalgamate bene, aggiungete due cucchiai di acqua di cottura e continuate a mescolare.
Grattugiate il parmigiano e aggiungetelo alla crema di mascarpone, amalgamate.
Salate e pepate a piacere.
Salate l'acqua della pasta e buttate le orecchiette, scolatele un minuto prima della fine della cottura e fatele saltare in padella con il sugo e, se necessario, un po' di acqua di cottura che avrete tenuto da parte.
Completate a piacere con ancora un poco di parmigiano e servite ben caldo!


A seconda della qualità di mascarpone che comprerete (che quindi potrà essere più o meno morbido) avrete bisogno di più o meno acqua di cottura per rendere il sugo liscio e vellutato, dosatevi voi tenendo conto che saltandola con la pasta tenderà a sciogliersi un poco :)

Buon appetito e buon inizio di autunno!
Valerie :)

lunedì 23 settembre 2013

Ciambella morbida di mele.

Un'altra settima è passata e oramai ci si sta davvero abituando alla routine "autunno-inverno" che, per me, è realmente iniziata stamattina con la prima interrogazione.
Certamente i ritmi non sono ancora serrati e il periodo da incubo,quello  vicino alle pagelle (ovvero sotto Natale) è ancora distante.
Per fortuna, in mezzo a queste settimane impegnative, intercorrono i tanto amati weekend, delle vere e proprie oasi per tutti gli studenti e non solo!
Questo appena trascorso è stato particolarmente bello: archiviato quello di una settimana fa passato a letto con la febbre, l'ho trascorso con le mie più care amiche  festeggiando il compleanno di due di loro!
In più, questo weekend ho avuto la casa libera e questo mi ha permesso di non dare molta importanza a dove posavo i vestiti o a lavare subito i piatti con il favoloso risultato che oggi ho dovuto passare il mio pomeriggio a pulire casa e riempire lavastoviglie!
Questo mi ha fatto riflettere su quanto non sia così male vivere con i genitori quando si ha diciotto anni :P
Visto che oramai il lavoro sporco andava fatto, mi sono chiesta perché non infornare anche una torta e cucinare un piatto per la sera?
Così sulla scia del "cosa ci vuole?" ho preparato un fantastico cous cous (alimento di cui vi parlerò presto visto che me ne sto letteralmente innamorando) e una torta morbida da colazione.
Oramai conoscete la mia passione per questo tipo di dolce e quanto ci tenga a iniziare bene la giornata quindi ho puntato su un grande classico che non passa mai di moda: la ciambella di mele ;)

Ciambella morbida di mele




Ingredienti:

300 gr di farina 00
2 uova
250 gr di zucchero bianco
4 mele
due cucchiaini di lievito
un pizzico di sale
250 gr di yogurt bianco
100 ml di olio evo

Iniziate la preparazione della vostra torta sbattendo le uova con lo zucchero, vi consiglio di aiutarvi con un frullino elettrico.
Aggiungete poi l'olio e lo yogurt e mescolate ancora.
Setacciate ora la farina mischiata con il lievito e il pizzico di sale.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele in piccoli pezzi. Ponetele in una ciotola contente due cucchiai di farina e mescolate bene (in questo modo le mele non scenderanno tutte verso il fondo della torta durante la cottura).
Aggiungete le mele all'impasto e amalgamate.
Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella, versateci il composto e livellatelo.
Infornate a 180 gradi (160 se ventilato) per 45 minuti.
Una volta sfornata fate il test dello stuzzicadente per verificare la cottura: deve risultare asciutto.
Spolverizzate abbondantemente di zucchero a velo e servite fredda o appena tiepida.


Una golosa alternativa più essere quella di aggiungere delle gocce di cioccolato all'interno dell'impasto: ricordatevi di "infarinare" anche quelle! :)


Buon appetito!
Valerie :)

martedì 17 settembre 2013

Fusilli con crema di robiola e sugo di peperoni.

Ci sono davvero giornate che partono per il verso giusto, in cui ti sembra possibile fare qualsiasi cosa, tutto merito di una strana "energia" che abbiamo fin dal primo mattino.
C'è chi ha bisogno di un caffè per capire che tipo di giornata sarà o chi lo intuisce appena posa un piede fuori dal letto, come me.
Visto che questi giorni da superwoman non capitano sempre, cerco di sfruttarli al meglio, studiando, cucinando, uscendo, tutto ciò che riesco a fare prima che l'incredibile energia si esaurisca.
Beh, oggi è proprio uno di questi casi, fortunatamente per me!
Non chiedo di meglio che iniziare la settimana con un po' di brio (invece che con la classica voglia di dormire); così la mattina, per così dire, scolastica, è passata in un batti baleno e il mio pomeriggio, dapprima quasi libero, si è costellato di impegni.
Compra questo, studia quello, cucina quell'altro!
Probabilmente questa mia spensierata voglia di vivere proviene dal terribile weekend passato a letto davanti alla televisione: si, la scuola è iniziata da una settimana e io sono già riuscita ad ammalarmi.
Oggi, però, non voglio davvero parlare di malattie e dintorni, dedichiamoci piuttosto, alla cucina :)

Fusilli con crema di robiola e sugo di peperoni.




Ingredienti per 4 persone:
400 gr di fusilli

un peperone giallo 
un peperone rosso
3 cipollotti
125 gr di robiola
prezzemolo
erba cipollina
uno spicchio d'aglio
la punta di un cucchiaino di peperoncino in polvere
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Iniziate la preparazione di questo primo piatto pulendo i peperoni: lavateli sotto l'acqua corrente, apriteli ed eliminate i semini e i filamenti bianchi.
Tagliateli a cubetti e lasciateli da parte.
Spellate e tagliate a fettine sottili i cipollotti; dopodiché fate scaldare 3 cucchiai di olio in una padella e unite i peperoni e i cipollotti insieme a uno spicchio d'aglio in camicia.
Fate rosolare la verdura a fiamma media per 5 minuti poi salate, pepate, aggiungete il peperoncino e mezzo bicchiere d'acqua, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 20 minuti.
Nel frattempo tritate al coltello l'erba cipollina e il prezzemolo e uniteli alla robiola; con l'aiuto di un cucchiaio mescolate il tutto e aggiungete un cucchiaio d'olio abbondante, mescolate.
Mettete sul fuoco l'acqua per la pasta e, appena sarà calda, prelevate tre cucchiai di acqua di cottura che aggiungerete alla robiola: otterrete una crema liscissima e semiliquida.
Scolate la pasta quando sarà ancora al dente e fatela saltare in padella con il sugo di peperoni, all'ultimo aggiungete anche la crema di robiola, mescolate bene e fate saltare ancora un minuto.
Servite subito :)



Buon appetito,
Valerie :)


martedì 10 settembre 2013

Torta soffice ricotta e cioccolato. E si torna con lo sprint giusto.

Vacanze definitivamente finite, oramai davanti a me si prospetta solo un nuovo anno (se intendiamo scolastico, già cominciato!) decisamente impegnativo.
Ieri, infatti, è iniziata la scuola, il mio primo ultimo giorno di scuola.
L'ultimo settembre in cui mi capiterà di varcare il pesante portone in legno del mio liceo: stessa classe, quasi stessi insegnanti, stessi compagni e una nuova consapevolezza che si erige in ognuno di noi.
Quella di essere i più grandi, di sapere bene cosa ci attende a inizio estate (non fatemela nemmeno nominare!) e cosa accadrà dopo.
Sarebbe più giusto dire che sappiamo teoricamente cosa ci aspetterà dopo perché, l'amara verità, è che ci lanceremo tutti in un mare sconosciuto con ben poca esperienza sulle nostre spalle.
Ma, prima di ritrovarci qui a parlare di scelte future, dovranno passare ancora molti post e ancora molte ricette che mi (e ci!) accompagneranno per questi lunghi nove mesi.
Oggi vi propongo una torta, una scelta che potrebbe apparire veramente strana vista l'ampia possibilità di piatti fotografati e non ancora proposti. Una scelta molto strana perché si tratta di una torta da colazione veramente semplice ma che vi farà iniziare meglio la giornata.


Visto che Settembre significa anche ritorno alla routine, perché non includere nella nostra routine una colazione sana, ottima e preparata con le nostre mani?
Non vi ci vorranno più di 10 minuti per realizzare questo impasto liscio e cioccolatoso ma, la mattina, sarà tutto ciò che desidererete.
Ecco perché la mia scelta è ricaduta proprio su questo dolce (sfornato ieri) che apre questo nuovo anno scolastico: che si tratti di scuola o di lavoro, ricomincia un periodo in cui si ha poco tempo ma non si vuole rinunciare alle cose buone.

Torta soffice ricotta e cioccolato

Ingredienti:
300 gr di ricotta
200 gr di zucchero
200 gr di farina
3 uova
mezza bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di cacao amoaro
125 gr di gocce di cioccolato

Iniziate mescolando bene la ricotta con lo zucchero fino a ottenere una crema, aggiungete le uova e mescolate nuovamente.
Setacciate la farina e il lievito poco alla volta e, intanto, mescolate il composto con uno sbattitore elettrico a bassa velocità.
Una volta che avrete unito tutta la farina, aggiungete due cucchiaini di cacao amaro setacciato e sbattete a velocità media.
Per ultima cosa unite le gocce di cioccolato leggermente infarinate e mescolate per distribuirle equamente. Foderate una tortiera con carta forno e preriscaldate il forno a 180 gradi statico.
Infornate per 30 minuti e, al termine, testate la cottura con uno stuzzicandenti : dovrà risultare leggermente umido (la ricotta donerà molta morbidezza alla vostra torta).
Lasciate raffreddare e.. buona colazione! :)


P.s. Riscaldare la vostra fetta di torta nel microonde per 20 secondi potrebbe riservare piacevoli sorprese alla vostra colazione con caffèlatte! :)

A presto,
Valerie :)

mercoledì 28 agosto 2013

England, here we come.

Eccoci, eccomi.
Ero pronta per raccontare qualcosa del mio viaggio in Inghilterra ma, pensandoci, credo davvero che oggi non ci sarà spazio per alcuna ricetta perché, si, voglio fare le cose davvero bene.
Così vi scrivo dalla mia cucina: computer sul tavolo, grembiule indosso perché in forno c'è una torta e nel frigo un "futuro" arrosto che sta marinando e trovo davvero poetico raccontarvi di questo viaggio mentre un favoloso profumino si diffonde nella stanza.
Quindi, partiamo dall'inizio.


Partiamo dalla prima foto, scattata dall'areo, non un grande scatto a dir la verità, dettato più dall'agitazione e dalla trepidazione del momento.
In realtà, pensarci ora non è facilissimo ma, concentrandomi un momento, posso risentire la stessa sensazione e, credo che chiunque abbia viaggiato da solo nella propria vita, possa capirmi.
Per arrivare fino all'aeroporto di Bristol (che, diciamocelo, non è esattamente London Heathrow) ho dovuto cambiare ad Amsterdam, affrontando così due viaggi aerei nello stesso giorno.
Però, mica male per una che non si era mai occupata di mezzo viaggio prima d'ora!
Sull'areo da Amsterdam a Bristol ho avuto il piacere di conoscere una simpaticissima ragazza svizzera dalla parlata veloce e spigliata che mi ha dato il primo assaggio di cosa vuol dire dover parlare in inglese per farsi capire.
Il viaggio dall'aeroporto di Bristol fino alla mia casetta a Shirehampton (un piccolo quartiere di periferia) l'ho trascorso con occhi sognanti, cercando di fare un fermo immagine di ogni cosa che vedevo, ma anche parlando con un adorabile tassista che mi ha fatto un vero e proprio interrogatorio sulla mia vita.
Credo di poter dire che la mia esperienza sia iniziata proprio nel momento in cui ho suonato il campanello di quella casa stretta e lunga, appiccicata a una serie di edifici esattamente uguali.
Da questo momento in poi inizia tutto: la conoscenza della famiglia, una meravigliosa e tipica (in senso buono!) famiglia inglese che mi ha accolto davvero a braccia aperte; la conoscenza della mia compagna di stanza, Laura, ventiduenne spagnola con pochi aggettivi che potrebbero descriverla perché in questo caso dire "divertente" o "simpatica" è dire poco.
Da quel momento tutte le giornate sono fuggite veloci, tra nuove conoscenze, ispezioni della città sotto una pioggia scrosciante e risate con persone conosciute un giorno prima.


Non starò qui a dirvi quanto mi sia piaciuta Bristol, anche perché, da quanto ho potuto vedere, ogni cittadina inglese ha le sue particolarità ed è speciale a modo suo (almeno dal punto di vista di un italiano) ma io ne sono rimasta davvero colpita.
Sarà stato merito del fiume che attraversava la città e che è stato compagno di lunghe passeggiate, sarà stato merito della strada che ogni giorno percorrevo per arrivare fino a scuola oppure dello spettacolo visto al "Festival dei Balloon" dove più di 50 mongolfiere si sono alzate insieme nel cielo.

Una mongolfiera che riproduceva quella vista in "Up"
Di certo una gran parte del merito va alle persone: al gruppo italo-spagnolo (ma molto più spagnolo che italo) che mi ha accompagnata per tutte queste due settimane, dai giri di shopping fino al classico mercoledì al Syndicate (trattasi della più grossa discoteca di Bristol) dove lo student party aveva finito per essere un'istituzione.
Oltre a Bristol, ho avuto il piacere di visitare anche Oxford e Cardiff, capitale del Wales, che mi hanno affascinato entrambe, anche se in modi diversi.

Oxford

Passeggiando per le vie di Oxford sembra davvero di essere catapultati in un romanzo di Jane Austen: casette bianche ricoperte di edera si alternano a college universitari di tutti i tipi.
Anche se non è proprio un Orgoglio e Pregiudizio anche Harry Potter fa la sua parte in questa città: visitando il college principale potrete camminare nella famosa sala da pranzo del giovane maghetto e comprare centinaia di cianfrusaglie a lui ispirate.
La musica cambia parlando di Cardiff che mi ha veramente affascinato.
Anche se parliamo del Galles, in questa città si respira comunque l'aria di una capitale che però non perde quel tipico fascino british che caratterizza anche il più piccolo villaggio di periferia.

Visuale del castello di Cardiff
Un consiglio: se passate da queste parti, una gita a Cardiff è d'obbligo, vi assicuro che non vi deluderà!
Che dire, sicuramente avrete intuito il mio entusiasmo per tutto ciò che riguarda l'Inghilterra e devo davvero trattenermi per non realizzare un post lunghissimo su queste due settimane.
Come sempre, se qualcuno di voi dovesse capitare dalle parti di Bristol e volesse avere qualche informazione in più su dove mangiare, cosa vedere e cosa fare non si faccia problemi a scrivermi, sarò più che felice di ricordare questi luoghi,
Ora scappo perché la mia torta è pronta e perché la nostalgia mi sta raggiungendo veloce, ottimo motivo per lasciarvi con una foto della passeggiata sul fiume di Bristol, uno dei luoghi che mi mancheranno di più.



Spero di avervi passato almeno un po' di questa magia.
Un bacio,
Valerie :)